(di Federica Acqua)
(ANSA) - ANCONA, 19 DIC - S'intitola 'Capo di Monte', e non
Capodimonte com'è normalmente scritto, il libro di oltre 500
pagine corredato da foto che lo studioso Giovanni Fedecostante
ha dedicato a questo rione di Ancona e pubblicato per Andrea
Livi Editore dopo sette anni di ricerche archivistiche.
Presentato oggi in un incontro pubblico al Museo Archeologico
Nazionale delle Marche, il volume si avvale di questa dicitura
non per caso.
A testimoniarlo assieme all'autore, la cui famiglia vi si
stabilì da Venezia nel 1759, c'erano all'incontro il direttore
del Museo Archeologico Diego Voltolini, quello dell'Archivio di
Stato di Ancona Carlo Giacomini e la storica dell'arte Annalisa
Trasatti. A partire dal fortunoso ritrovamento nel 1927 in via
Cialdini, quando si decise di sventrare il quartiere per
costruire corso Stamira, di 42 monete d'oro d'epoca tardo
medievale finite poi in un museo a Zara, quando era ancora
italiana e si presume confluite poi a Venezia senza che ancora
si sia riusciti a scoprire la loro ubicazione espositiva.
L'importanza dell'area è attestata inoltre da una stele
ellenistica (II sec. a.C) trovata dove è adesso l'Istituto
Tecnico Benincasa e dal rinvenimento in via Barilari di altre
monete d'epoca greca e romana, assieme alla presenza di una
zecca settecentesca per battere moneta (nell'attuale via XXIX
Settembre). Sede del ghetto ebraico oltre che di un postribolo,
poi delocalizzato dai papi, il quartiere ha ospitato ed ospita
le chiese di tre confessioni: la sinagoga e la chiesa cattolica
di San Giovanni Battista entrambe in via Astagno, e la chiesa
ortodossa di San Dasio in via Podesti, assieme ai palazzi
nobiliari dei Nappi, dei Malacari e dei Barilari, e all'ex
chiesa dei francescani San Francesco ad Alto, che la tradizione
vuole fondata dal santo.
A Capo di Monte sono inoltre nati il pittore Francesco Podesti,
in una cassetta nell'omonima via che la comunità vorrebbe
recuperare, il fondatore del Corriere della Sera Luigi Albertini
e l'attrice Virna Lisi. Oggi il popoloso quartiere di cui
Fedecostante ha ricostruito sette secoli di vita (dal 1200 al
1984) spulciando tra gli altri negli archivi degli Uffizi, della
Biblioteca Apostolica Vaticana e della Planettiana di Jesi,
vanta un crescente interesse turistico-culturale che il libro
vuol contribuire a diffondere. (ANSA).
Il rione Capo di Monte di Ancona in un libro di 500 pagine
Di Giovanni Fedecostante dopo sette anni di ricerche d'archivio