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A Villa Colloredo la mostra "Di nebbia e di terra"

Dal 16 marzo l'esposizione delle opere di Jacopo Pannocchia

Redazione Ansa

(ANSA) - RECANATI, 12 MAR - Il 16 marzo, alle 17.30, al Museo Civico Villa Colloredo Mels a Recanati, sarà inaugurata la mostra "Di nebbia e di terra", la personale dell'artista Jacopo Pannocchia che espone, per la prima volta, le sue opere nelle sale del museo recanatese.
    L'esposizione, curata da Mario Finazzi e Luigi Petruzzellis, sarà visitabile fino al 25 maggio ed è costituita da quindici sculture in ceramica realizzate con diverse terre: dalla terra nera antracite a quella rossa, ricca di ossido di ferro. A queste si aggiungono tredici tavole di legno preparate con la tecnica dell'imprimitura, di cui alcune sono disegnate con impasti di argille, pigmenti, ossidi e grafite. L'elemento della terra è protagonista in tutta la mostra, visibile sia nelle sculture sia nei disegni, come nel caso dei disegni su carta ottocentesca che rappresentano armature fatte di impasti di terre e grafite con interventi a inchiostro. Completano la mostra una serie di opere grafiche, tra xilografie su legno di filo, acqueforti e disegni.
    La ricerca artistica di Jacopo Pannocchia, che vive e lavora a Montelupone, si esprime attraverso una grande varietà di medium, ma con una coerenza stilistica che si traduce in un continuo dialogo tra l'informale e il formale. Le sue opere raccontano una tensione tra il profondo psichico, l'inconscio, la nebbia, e il dato reale, dove il gesto istintivo, tipico delle sue incisioni e dei suoi disegni, si unisce alla materia viva dell'argilla, che diventa il cuore pulsante della sua produzione. La terra, nella sua molteplicità di consistenze e sfumature, è infatti fondamentale anche per i suoi inchiostri, realizzati con una miscela di argilla, grafite, pigmenti e acqua.
    Scrive Mario Finazzi, curatore della mostra: "è questa condizione di disordine quasi primordiale la nebbia: la nebbia del non definito, del mutevole senza sosta - la nebbia dei sogni, la nebbia prima del pensiero, la nebbia delle sensazioni o delle passioni cieche - da cui non emerge, ma si addensa un'immagine". Un processo creativo che invita lo spettatore a riflettere sul confine tra materia e pensiero, tra caos e ordine, in un'esperienza che tocca le corde più profonde dell'immaginario umano. Pannocchia è artista poliedrico, la sua produzione spazia dalla scultura al disegno, fino alla grafica d'arte, ed è caratterizzata da una forte espressività simbolica e onirica. La sua ricerca artistica si concentra sull'esplorazione della materia e delle sue potenzialità espressive, con particolare attenzione all'uso della terra, dell'argilla e di altri materiali naturali. (ANSA).
   

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