TORINO - A Ornavasso (Verbano-Cusio-Ossola), in occasione del 21/o incontro internazionale delle popolazioni walser, è stato presentato il progetto Walserweg Italia.
Sfruttando e potenziando la rete dei sentieri preesistenti, ne nasce uno nuovo, lungo complessivamente 220 chilometri, che unisce 15 località alpine dove, nel Medioevo, giunse e si stabilì la popolazione di origine germanica proveniente dall'odierno Canton Vallese. Il percorso si articola in 10 tappe non tutte consecutive, attraversa due regioni (Piemonte e Valle d'Aosta) e quattro valli (Ossola, Valsesia, Valle di Gressoney e Valle d'Ayas). "La finalità di Walserweg Italia è la promozione culturale-turistica del patrimonio walser" ha spiegato Roberta Locca, presidente dell'Associazione Presmell Ecomuseo della Val Vogna (Vercelli), capofila del progetto. "Le 12 comunità walser esistenti in Italia hanno lavorato tutte insieme per mettere a punto il percorso e per mappare i punti di interesse lungo i sentieri, dando vita a un vero e proprio archivio culturale disponibile anche online". Il progetto, che nasce sulla falsariga dell'omonimo percorso che dal 2010 attraversa i Cantoni svizzeri Ticino e Grigioni per arrivare fino in Austria, ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile dei territori walser, incentivando forme di turismo lento ed esperienziale capaci di promuovere la conoscenza delle culture locali, nel rispetto dell'ambiente e degli abitanti, e incoraggiando la crescita culturale, economica e sociale delle comunità. Walserweg Italia è stato realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell'ambito del bando "In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori", che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Informazioni e descrizione delle tappe su www.walserweg.it. (ANSA).
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