Regioni

Palazzo Madama a Torino è l'Europa, in 15 illustrazioni

Dallo Statuto Albertino alla Carta sociale europea

Redazione Ansa

 TORINO - Palazzo Madama di Torino, con i suoi duemila anni di storia, rivendica il ruolo di "un edificio capace di attraversare la storia e farsene protagonista, un luogo generatore dell'Europa dei popoli". E' questo il senso del nuovo allestimento nella Corte medievale, dedicato ai valori fondanti dei popoli del vecchio continente attraverso quindici illustrazioni.
    "Palazzo Madama è la porta romana della città di Torino, ma anche uno dei più importanti castelli medievali d'Europa. E' il luogo in cui si è fatta l'Italia perché qui c'era il Senato del Regno e, insieme, il luogo in cui si sono fatti i grandi documenti della storia europea" spiega il direttore Giovanni Carlo Federico Villa. "Abbiamo fatto un'operazione rara per i musei italiani: da alcuni anni stiamo commissionando ad alcuni anni a grandi illustratori italiani, che sono superstar a livello mondiale, di raccontare cosa l'Italia fa per l'Europa e i grandi valori del popolo europeo, ma anche parlare di Torino e del Piemonte. Abbiamo inventariato queste illustrazioni che sono diventate patrimonio del museo. L'anno scorso una parte è andata in giro per il mondo in 43 Paesi di cinque continenti. Ora abbiamo completato questo lavoro" Allo Statuto Albertino carta fondamentale del Regno fino all'entrata in vigore della nostra Costituzione repubblicana, è dedicata all'illustrazione realizzata da Marta Signori. Ci sono il Manifesto di Ventotene del 1941 e l'immagine che rievoca la nascita della Comunità Economica Europea con i Trattati di Roma del 25 marzo 1957, due tra i più significativi documenti compiuti dall'Italia per il farsi della comune storia europea, che hanno integrato il progetto Europa. In mostra le illustrazioni compiute nel 2022 da Lucio Schiavon, Ale Giorgini, Emiliano Ponzi, Bianca Bagnarelli, Marina Marcolin, Francesco Poroli, Giulia Conoscenti, l'opera dedicata da Andrea Mongia alla Carta Sociale Europea. L'idea è di lasciare le illustrazioni nella Corte medievale sempre, tranne quando ci saranno mostre, ad esempio nl mese di aprile durante il Festival della fotografia. (ANSA).
   

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