TORINO - Anatomia di un inizio. Alle radici dell'Archeologia Scientifica in Piemonte è il nuovo allestimento del Museo di Antichità di Torino, a cura dell' archeologa Elisa Panero.
La tomba neolitica di Montjovet, scoperta nel 1909 in una piccola necropoli a inumazione, scavata dall'egittologo piemontese Ernesto Schiaparelli, direttore dell'allora Regio Museo di Antichità Greche, Romane ed Egizie - l'attuale Museo di Antichità dei Musei Reali di Torino - e soprintendente alle Antichità del Piemonte La tomba fu compiutamente allestita nel museo proprio cent'anni fa, il 17 ottobre 1924, quale prima "tomba ricostruita" nella nuova sala della Preistoria Piemontese e Ligure, curata dall'archeologo Pietro Barocelli.
La mummia di un giovane uomo rannicchiato, invece, fu rinvenuta nel 1920 dalla Missione Archeologica Italiana diretta da Ernesto Schiaparelli, coadiuvato dall'antropologo Giovanni Marro (1875-1952), nel sito di Gebelein, a circa 30 chilometri a sud di Luxor, sulla riva ovest del Nilo; databile alla IV dinastia, tra il 2578 e il 2477 a.C., è confluita all'Istituto e Museo di Antropologia, oggi Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino, fondato nel 1926 proprio per accogliere in un'unica sede le raccolte scientifiche di Marro e gli oggetti provenienti dalle campagne di scavo condotte dalla Missione in Egitto. (ANSA).
Anatomia di un inizio, nuovo allestimento ai Musei Reali Torino
Al Museo di Antichità nella sezione Archeologia