(ANSA) - LECCE, 07 DIC - Trentacinque opere d'arte
recentemente restaurate (tra dipinti su tela, cartone pressato,
compensato e disegni su carta), ma anche reperti archeologici,
fotografie, documenti e numerosi altri materiali compongono la
mostra "Paolo Emilio Stasi. Pittore e archeologo in Terra
d'Otranto tra Otto e Novecento", in programma dal 22 dicembre al
31 gennaio al Museo Castromediano di Lecce.
Stasi infatti oltre a essere interessante esponente della
pittura napoletana del tardo Ottocento (ma la sua produzione
artistica, dalla ritrattistica ai soggetti sacri, dai paesaggi
alle nature morte, è tuttora poco conosciuta da studiosi e
grande pubblico), ha condotto in Puglia anche importanti
ricerche paleontologiche (tra le sue scoperte le "brecce
ossifere" sulle scogliere di Castro e il deposito preistorico di
Grotta Romanelli).
La mostra, concepita con la disponibilità degli eredi, in
particolare il pronipote, l'architetto P.E. Stasi, che hanno
fornito tutte le opere, e in collaborazione con la
Soprintendenza ABAP per le province di Brindisi, Lecce e
Taranto, il Teatro Pubblico Pugliese e la Provincia di Lecce, è
stata realizzata grazie alla collaborazione della società
Esterno Notte. (ANSA).
Al Museo Castromediano l'omaggio a Paolo Emilio Stasi
Dal 22/12 esposte 35 opere restaurate del pittore e archeologo