CAGLIARI - I turisti non si aspettano. Non più.
Da qui la necessità di raccontarlo utilizzando il linguaggio che il mercato richiede. Addio, quindi, al concetto di Sardegna come destinazione balneare indifferenziata e spazio, invece, all'idea di una destinazione con un portafoglio ricco di prodotti: spiagge e mare, certo, e poi cicloturismo, escursionismo, turismo culturale e archeologico, nautica, enogastronomia e ittiturismo, arrampicata, windsurf, wedding, golf e altro ancora. E' la strategia illustrata all'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari da Josep Ejarque, coordinatore del percorso di costruzione di "Destinazione Sardegna 2018-2021", presentando il documento frutto del lavoro di ascolto e confronto con i territori e gli stakeholder, chiudendo così la conferenza permanente del Turismo insediata il 18 maggio scorso a Milis.
"La strategia - spiega Ejarque all'ANSA - non è più quella di attendere i turisti, dobbiamo dar vita a un'operazione di marketing molto più aggressivo ed efficace, non possiamo più essere solo un'Isola 'mentale', non è il cliente che si adegua a noi, ma è il contrario". Insomma, "sarà fondamentale - sottolinea l'esperto - rivendere il territorio a partire dall'esperienza che è in grado di offrire, per fortuna in Sardegna le esperienze che si possono fare sono tante". La Destination management organization (Dmo) deve pensare a questo: "Essere efficiente, efficace, capace di influenzare il turista, dare visibilità all'offerta della destinazione, facilitare le informazioni turistiche", argomenta Ejarque. In generale la strategia del prodotto-destinazione dovrà rispondere all'esigenza di creare itinerari turistici-tematici: dai vini al pane, dai giardini storici ai borghi (anche marinari), dai fari alle mete archeologiche, dai Fenici alle fortificazioni, e ancora dai paesi 'dipinti' alle miniere.
"Questo documento - ricorda l'assessora al Turismo, Barbara Argiolas - confluirà nel piano strategico che vareremo entro agosto. Uno studio che è il risultato del confronto con i territori e che traccia una linea verso la quale tutti dovranno convergere". L'obiettivo, precisa l'esponente della Giunta Pigliaru, "è quello di aumentare il prodotto interno lordo e l'occupazione con un occhio alle generazioni future, e poi rilanciare la sostenibilità, la salvaguardia dell'ambiente, e la valorizzazione degli attrattori culturali".
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Nuova strategia con marketing più aggressivo e non solo mare