(ANSA) - CAGLIARI, 19 SET - In cammino, dal nord al sud della
Sardegna, tra le sue contrade interne, nel segno di Nostra
Signora di Bonaria. Alla Madonna veneratissima nell'Isola è
dedicato un percorso in 12 tappe, anche tra alcuni dei luoghi di
culto a lei dedicati.
"Un cammino religioso e spirituale, aperto a tutti, occasione
per ritrovare se stessi e una dimensione di pace interiore, nel
silenzio, colori e profumi della natura con i ritmi lenti che
permettono di godere di ogni momento, assaggiare i prodotti
tipici", spiega all'ANSA Antonello Menne, avvocato ed esperto
camminatore di Orotelli, presidente dell'omonima associazione
cui fa capo il progetto. L'itinerario è stato inaugurato a
Olbia, alla presenza del cardinale Arrigo Miglio, con il rito
della posa della prima pietra del Km0. Fine del pellegrinaggio a
Cagliari nel luogo di culto edificato sulla sommità del colle.
"Un cammino di pace, incontro, solidarietà e inclusione, più
che mai necessario - sottolinea Menne - sul modello del Cammino
di Santiago di Compostela. Occasione per godere della bellezza
dei luoghi, fermarsi ad ascoltare le persone che a ogni tappa
accolgono i pellegrini". Il tragitto attraversa campagne,
borghi, parchi, giare e colline, incrocia siti naturalistici,
archeologia, storia, architetture, basiliche, chiese campestri,
cumbeddias, punti di ristoro.
La dorsale principale parte da Olbia, poi procede per Padru,
Alà dei Sardi, Bitti, Lula San Francesco, Nuoro Redentore,
Orotelli, Sedilo, Fordongianus, Usellus, Sini, Sanluri, Ussana,
Cagliari. Sono previste delle bretelle che entreranno nella
dorsale. Una su tutte lungo le vecchie strade della transumanza,
da Aritzo a Sini. Con una tappa 'regina' a Bitti. "In uno dei
recenti scavi, a Su Romanzesu, è stata rinvenuta una bisaccia -
racconta ancora Menne - È stata attribuita ai pellegrini che si
recavano in questo luogo di culto dalle contrade del centro
Sardegna, fermandosi poi a dormire, come ancora avviene nelle
cumbessias. Il valore di questa bisaccia è altissimo, ci dice
che fin dal periodo nuragico i sardi si spostavano a piedi per
recarsi nei luoghi di culto. Il nostro cammino è pertanto in
continuità con i nostri antenati. Per questo stiamo pensando a
questa come 'tappa regina' di tutto il cammino". (ANSA).
A piedi tra le contrade con il Cammino di Bonaria
Dodici tappe più una "regina" a Su Romanzesu a Bitti