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Spopolano i Giganti di Mont'e Prama, +17% biglietti nel 2023

Nel 2024 saranno 50 anni dal ritrovamento, si rinnovo il museo

Redazione Ansa

(ANSA) - CABRAS, 11 GEN - E' stato un 2023 positivo per il patrimonio gestito dalla Fondazione Mont'e Prama presieduta da Anthony Muroni. L'anno si chiude con un incremento del +17% di biglietti staccati (156.071), 661.065 euro di incassi, +25% rispetto al 2022. Visitatori stranieri, numeri da record per quelli da Usa (+165%) e Svizzera(+75%), in aumento anche francesi (+15%), tedeschi (+10%) e spagnoli (+10%). Intanto nel 2024 ricorrono i 50 anni dal ritrovamento a Cabras, nell'Oristanese, dei celebri Giganti in pietra, custoditi nel museo, e sono previste una serie di iniziative.
    Le celebrazioni partono in contemporanea con l'apertura all'interno del museo di un laboratorio di restauro visibile dal pubblico aperto a febbraio e aprile dalla Soprintendenza di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna e la nuova esposizione temporanea delle statue di Mont'e Prama nella sala del paesaggio, attigua al museo. Il progetto, curato dal responsabile scientifico della Fondazione, Giorgio Murru, consentirà una fruizione inedita delle statue, da ammirare nella loro tridimensionalità.
    La Fondazione annuncia anche l'apertura di nuovi cantieri di scavo. Si parte da Conca llloni, penisola sulla costa occidentale dello stagno di Cabras, dove sono già stati ritrovati reperti di figure femminili di dea madre. "Altro sito di scavo il nuraghe di Cannevadosu - spiega Murru - da dove proviene un modello importante di nuraghe complesso, sulla cui parete è rappresentata una figura umana. Ci aspettiamo una risposta sugli insediamenti di epoca precedente a Mont'e Prama.
    Fondamentale sarà poi la prospezione della laguna, una esplorazione subacquea per capire cosa potrà restituire rispetto alla presenza umana nel tempo, fino ad arrivare ai nostri giorni".
    "Il 2023 è stato l'anno dei grandi numeri - spiega Muroni - si è avviata una nuova fase del consolidamento della Fondazione insieme alla costituzione della nuova area scientifica, composta da un direttore e da tre archeologhe specializzate, che si occuperanno dello sviluppo delle ricerche in collaborazione con gli organi competenti". I finanziamenti regionali nel triennio 2024-2026 ammontano a 24 milioni di euro. (ANSA).
   

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