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A Barumini, sito Unesco, l'Expo del Turismo culturale

Focus sulla Cina con la mostra 'L'Esercito di Terracotta'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARUMINI, 29 NOV - Una mostra per creare un ponte culturale tra Sardegna e Cina, frutto di un accordo di cooperazione internazionale tra la Fondazione Barumini e il Mausoleo del Primo Imperatore Qin. Al Centro Lilliu della cittadina del sud Sardegna si potrà ammirare "L'Esercito di Terracotta: armate immortali, il potere e le armi da Oriente a Occidente", una straordinaria esposizione, fiore all'occhiello dell'Expo del Turismo culturale. L'evento, organizzato per valorizzare il patrimonio culturale e archeologico dell'Isola, è in programma dal 30 novembre al 2 dicembre al Centro Giovanni Lilliu, a due passi da Su Nuraxi, sito Unesco. "Non solo vetrina, momento di incontro tra domanda e offerta turistica, ma anche occasione per condividere buone pratiche, esperienze innovative e strategie di gestione dei siti culturali, per rafforzare il legame tra territorio, cultura e turismo", spiega Emanuele Lilliu, presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura che organizza l'Expo assieme al Comune.
    Tre giornate tra incontri, mostre, laboratori, degustazioni e workshop, tavole rotonde, esperienze immersive. "Momenti di scambio e collaborazione tra operatori turistici, studiosi, accademici, istituzioni e appassionati di cultura, fondamentali - sottolinea Lilliu - per mantenere viva l'attenzione sulle peculiarità uniche della Sardegna, in particolare sulla cultura nuragica, patrimonio di inestimabile valore che ancora fatica a essere conosciuto e riconosciuto a livello internazionale. Ma fondamentale è anche l'incontro tra gli operatori culturali e i comparti produttivi come artigianato e enogastronomia, per promuovere un turismo sostenibile, che coinvolga le zone interne e il patrimonio artistico della regione, rendendolo fruibile tutto l'anno". La giornata inaugurale di sabato 30 è con il convegno "La gestione del patrimonio mondiale e le relazioni culturali internazionali", dibattito che coinvolge esperti e rappresentanti di siti Unesco come Su Nuraxi, il sito talaiotico di Minorca e il Mausoleo del Primo Imperatore Qin in Cina. La chiusura, il 2 dicembre, sarà arricchita dalla presentazione del corso di laurea in Restauro dei Beni Culturali, nato grazie alla collaborazione con la Soprintendenza e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. "Un passo cruciale per creare figure professionali altamente specializzate - chiarisce Lilliu - e rafforzare il legame tra istruzione, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale". (ANSA).
   

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