Regioni

La Sicilia di Florio rivive a Palermo

Fino al 23 settembre 70 quadri esposti alla Tonnara Florio

Redazione Ansa

PALERMO - Vincenzo Florio, imprenditore, artista, personaggio eclettico, genio creativo dallo spiccato umorismo, è protagonista della mostra Alla scoperta di Vincenzo Florio pittore del '900 allestita da Casa Florio, l'Associazione Culturale fondata dagli eredi di Vincenzo Florio: Chico e Ana Paula Paladino Florio. Curatori dell'esposizione Daniela Brignone e Vincenzo Prestigiacomo che, insieme all'associazione, hanno condiviso il progetto, inserito tra gli appuntamenti di Palermo Capitale della Cultura 2018.
    La mostra racconta attraverso 70 opere, la maggior parte delle quali inedite, una delle passioni di Vincenzo Florio, quella per la pittura, il disegno, l'arte figurativa. La produzione di una vita che conta oltre 250 opere tra oli, acquarelli, tempere e disegni autografi. Una produzione che parte dai primi anni del novecento, attraversando le maggiori correnti artistiche d'inizio secolo, dal cubismo al futurismo, per giungere agli anni '50, caratterizzati da una serie di ritratti caricaturali satirici. "Il nostro obiettivo - spiega Chico Paladino Florio - è quello di compiere un lavoro di riordino e di valorizzazione degli archivi di famiglia - ripercorrendo una delle grandi storie dinastiche imprenditoriali del vecchio continente, quella dei Florio, che seppe portare Palermo e la Sicilia in una dimensione finalmente moderna e internazionale".
    Brani storici, episodi di vita, alcuni scorci dell'abitazione di Roma, la Targa Florio da lui creata, una galleria di ritratti di personaggi conosciuti rimasti impressi nella sua memoria per un dettaglio o un aspetto buffo: questi sono i temi su cui l'artista indugia, dipingendo ed esaltando gli elementi più insoliti, sottolineati con grande ironia. La mostra mette in evidenza il Vincenzo Florio più noto, con la sua rete di relazioni e gli impegni mondani che il suo status gli imponeva, in contrasto con l'uomo privato, con i suoi affetti, i suoi pensieri intimi, divertente e a volte caustico nelle sue riflessioni, e la sua quotidianità; racconta, altresì, le sue frequentazioni mondane dalle quali attingeva il materiale per la sua satira. Come nella vita, Vincenzo Florio amava sperimentare anche in pittura: le sue opere comprendono semplici schizzi, dalle linee e cromie essenziali con le quali fissa l'immagine, a composizioni più complesse che mostrano la curiosità dell'artista nell'esplorare stili a lui contemporanei, a cui aggiunge qualche caricatura esilarante. Un'importante sezione della mostra è dedicata alla Targa Florio - la prima gara automobilistica della storia - che, dal 1906, continua ad infiammare gli animi di appassionati in tutto il mondo. La mostra, allestita nella Palazzina Quattro Pizzi della Tonnara Florio all'Arenella, sarà visitabile dall'8 aprile fino al 23 settembre 2018. I giorni di apertura settimanale al pubblico: dal sabato al lunedì, dalle ore 09.30 alle 13.30.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it