(ANSA) - FAVIGNANA, 07 GIU - Vecchi magazzini che
frequentavano i tonnaroti in tempo di mattanza: tufo bianco
tipico delle Egadi, legno segnato dalla salsedine e tutt'intorno
reti e arnesi per la caccia grossa dei tonni che ora non si
pratica più. La camparìa dell'ex stabilimento Florio di
Favignana è un pezzo di storia nella più grande delle Egadi che
ora torna a rivivere con una veste nuova.
L'iniziativa di riaprire la tonnara è stata dell'imprenditore
palermitano Fabio Tagliavia che ha recuperato i magazzini e la
zona rimessaggio, grazie a un'opera di riqualificazione
conservativa in due fasi: la prima si concluderà questo mese, la
seconda nel 2023 con l'apertura degli spazi delle trizzane,
anch'essi pensati per ospitare mostre ed eventi che diano voce,
in particolare, alle creatività locali.
Al visitatore è offerto un percorso emozionale nella
struttura degli ex magazzini di lavoro: la ciclopica
architettura a tre navate che ricorda una chiesa gotica vale la
visita già da sola. Non mancano le suggestioni visive di un
luogo con 130 anni di storia alle spalle. Sulle pareti si
leggono le cifre lasciate intatte legate all'attività della
tonnara, come "1983", in ricordo dell'annata in cui la pesca del
tonno è iniziata a diminuire. Sotto l'edificio c'è la grande
cisterna con canalizzazione che, in passato, raccoglieva le
acque piovane per il sostentamento idrico. Oggi, di questa
importante riserva sotterranea, è possibile ammirarne dei punti
grazie a una parte pavimentata in vetro e illuminata.
All'interno dell'ex camparìa anche una libreria, dove
preziosi volumi si mescolano a brand di designer di ispirazione
mediterranea e siciliani emergenti, e a una linea di cosmesi
realizzata con prodotti naturali come l'olio di oliva di
Favignana. Il prezioso microcosmo editoriale, che propone il
meglio dei libri dedicati alle vicende dell'isola e dei Florio,
prosegue nel bookshop attiguo nato in collaborazione con
Flaccovio e Mondadori. Il cortile è un altro spazio recuperato e
destinato a zona lounge.
"Punto a costruire un percorso emozionale autentico a 360°
gradi, ricreando una piccola città nella città dal grande valore
storico-culturale - spiega Tagliavia - finita l'esperienza di
mare, la gente ha voglia di cambiare scenario e farsi rapire
dalla magia che l'isola offre al suo interno. Entrando qui si
trova la risposta: gli spazi parlano da soli e attraversandoli
si respira nel modo più autentico la storia di questo luogo che
oggi rinasce nell'incontro tra persone attraverso la cultura,
che sia legata all'archeologia industriale o all'arte o, ancora,
alla storia del luogo e dei Florio e, infine,
all'enogastronomia, con il tonno e il Marsala". (ANSA).
A Favignana riaprono antichi magazzini tonno dei Florio
Sotto l'edificio restaurata una grande cisterna per l'acqua