(ANSA) - PALERMO, 05 LUG - Nella dimora che fu di Federico II
si torna a stupire con arte e scienza fuse insieme per dare al
visitatore un'esperienza unica. E' questo il senso di "150-93
VIII", l'installazione site-specific di Edoardo Dionea Cicconi,
inaugurata ieri, al centro del cortile Maqueda di Palazzo Reale
a Palermo.
Edoardo Dionea Cicconi è il protagonista di "Pionieri della
Cultura #2", i laboratori della Fondazione Federico II con
studiosi e artisti, impegnati nella salvaguardia della cultura
dal rischio estinzione. L'opera dell'artista è il frutto di
questa iniziativa. Il titolo "150-93 VIII" rappresenta il codice
che richiama la distanza tra le Terra e il Sole, ovvero 150
milioni di chilometri e 93 milioni di miglia; se questa distanza
cambiasse di poco, farebbe saltare l'equilibrio probabilmente
distruggendo la vita del nostro pianeta. L'impatto che ha il
Sole sulla terra è gigantesco: origina le tempeste solari e
alcune parti di plasma, che arrivano attraverso i campi
magnetici sulla terra, creano uno sbalzo atomico e generano dei
colori nel cielo, la "luce polare". La luce solare e i movimenti
della Terra determinano le stagioni, il giorno e la notte e una
miriade di reazioni a catena che hanno un impatto quotidiano
sulle nostre vite. Le lastre che compongono la scultura sono
opache e specchianti durante il giorno, come degli scudi.
Riflettono con i loro specchi tutto lo spazio circostante,
dialogando con esso. Di notte, avviene la trasformazione e le
lastre iniziano a dissolversi, fino a diventare trasparenti.
Prima delimitavano lo spazio come scudi, ora acquistano un
significato di apertura e diventano dimora dell'accoglienza. La
scultura ingloba in sé un multiplo ottagonale, lo spazio viene
costruito seguendo una sequenza geometrica precisa. Questo viene
sviluppato successivamente attraverso la sezione aurea. (ANSA).
Nel Palazzo Reale di Federico II un'opera che desta stupore
Inaugurata a Palermo l'installazione di Edoardo Dionea Cicconi