PRATO - Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci compie trent'anni e diventa "Il museo immaginato". Questo il titolo della mostra inaugurata a Prato che rilegge le vicende attraverso un percorso inedito di fatti, dati statistici, aneddoti, ricordi e opere scelte dalla collezione e dalla storia delle mostre. Tutto ideato (e curato) dalla nuova direttrice, Cristiana Perrella. "Più che una celebrazione - ha spiegato - si è trattato di un racconto in forma di autofiction, in cui la realtà di quanto accaduto si alterna a una visione immaginativa del museo che reinterpreta e configura il passato alla luce della sensibilità del presente, proiettandolo in un futuro possibile". La mostra, fino al 25 giugno 2019, ripercorre le vicende che ne hanno segnato la storia - a partire dall'iniziativa di Enrico Pecci, industriale tessile pratese, che immagina il museo come dono alla città in memoria di suo figlio Luigi, trovando pronta risposta e collaborazione nel Comune di Prato e in altri imprenditori e cittadini.
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