FIRENZE - Cinema con 38 film in anteprima, premiati nei migliori festival internazionali, ma anche documentari, mostre e progetti culturali. Dal 4 al 9 ottobre a Firenze ci sarà Middle East Now, il festival dedicato alle società del Medio Oriente contemporaneo.
La 13/a edizione, che si svolgerà al cinema La Compagnia, al Cinema Stensen e in altri luoghi della città, propone una riflessione sul concetto di casa e sulla ricerca universale del senso di appartenenza e di identità. In programma un focus sull'Iran con titoli in anteprima italiana tra cui il lungometraggio Imagine (2022) di Ali Behrad, in cui un taxista di notte si innamora di una donna che non può avere; il documentario The Doll di Elahe Esmaili (2022), in cui un padre di 35 anni acconsente al matrimonio della figlia di 14, decisione che innesca un confronto acceso in famiglia, e The Barter di Ziba Karamali, Emad Araad (2021) protagonista Parsa, un ragazzo di tredici anni, che sta cercando di nascondere un segreto a suo padre.
Il film d'apertura arriva dalla Palestina e vede il ritorno al festival del regista Hany Abu-Assad con il suo thriller Hude's Salon (2021). Il film della serata conclusiva, invece, sarà iraniano: World War III di Houman Seyed che racconta come una vittima della vita impari a imitare i suoi oppressori.
Tra gli eventi speciali la mostra Bound Narratives, progetto del libanese Roï Saade che presenta una selezione di libri di fotografia su Medio Oriente e Nord Africa. Novità di questa edizione è la collaborazione con Movies that matter, festival dell'Aia con film incentrati sui diritti umani e sui film che producono un cambiamento sociale tra cui I am a bastard (2022) di Ahmet Polat, documentario sulla ricerca di identità di un attore marocchino trapiantato in Olanda e Along the way (2022) di Mijke De Jong, in cui due sorelle gemelle devono sopravvivere alle ostilità dell'Afghanistan dopo la perdita dei genitori.
(ANSA).
A Middle East Now 38 film sul Medio Oriente contamporaneo
Anche mostra libri foto e collaborazione al festival