"Fumava le sue Giubek e ogni tanto sfilava dal cassetto dei minuscoli pennelli e un rotolo di fogli di carta di riso. Si faceva portare del caffè, del dentifricio, del lipstick (come lo chiamava lui), un bicchiere con un po' di menta che utilizzava per dipingere".
Così ricorda Eugenio Montale nei momenti dedicati alla pittura l'imprenditore fiorentino Mario Luca Giusti, che ha promosso un'esposizione di 16 opere pittoriche inedite del poeta tra marine, paesaggi e osso di seppia dipinto finora custodite a Casa Fasola, la villa di famiglia a Forte Dei Marmi, dove Montale veniva ospitato per trascorrere le estati in Versilia. Si tratta di opere, si spiega, donate da Montale all'imprenditore e mai esposte prima, in mostra insieme a foto e memorie dei numerosi ospiti che nel corso degli anni Settanta e Ottanta sono passati dalla villa, da Carmelo Bene a Carla Fracci, da Giò Pomodoro a Henry Moore. Dal 10 agosto l'esposizione si trasferirà a Villa Bertelli dove sarà ospitata fino all'8 settembre. "Montale non era un mio amico. Lo era dei miei genitori che lo invitavano nella nostra casa del Forte ogni estate - racconta Giusti, che aveva circa 15 anni quando Montale frequentava la villa -. La casa era piena di ospiti che andavano e venivano come in un albergo. Stavano qualche giorno e poi ripartivano per qualche altro posto. Ma Montale restava quattro mesi".
L'estate di Montale pittore a Forte dei Marmi
In mostra opere e foto del poeta nella villa che lo ospitò