Svelati a Viareggio i bozzetti per i carri allegorici dei corsi mascherati del 2025. Sulle costruzioni giganteggeranno le sagome dei Beatles, di Maria De Filippi, dell'imprenditore Bill Gates, del grande Francesco Nuti ma anche della premier Giorgia Meloni con i politici italiani del momento, segnando così un ritorno in grande stile della satira politica sul lungomare viareggino dopo alcuni di anni in cui era un po' passata in secondo piano.
I bozzetti preparatori rivelano l'impegno artistico dei grandi maestri della cartapesta per raccontare le complicazioni contemporanee senza negare, però, uno sguardo di speranza al futuro. Alessandro Avanzini titola il suo carro 'Per una sana e robusta Costituzione' e prende di mira il premierato a vocazione populista di Giorgia Meloni, vigilata, da lassù, da un tipo che sembra tutto il Cav. Politica sbeffeggiata anche nella mascherata di gruppo di Giampiero Ghiselli, 'C'è qualcosa che non torna', che porta sui viali a mare una satira sulla destra italiana al governo: per l'autore ha cambiato abiti ma non le idee del passato, anche quello remoto. "C'è qualcosa che non torna in questa sfilata, i tempi bui - si domanda l'autore - sono veramente il passato o possono essere un prossimo futuro?".
Anche i media sono dentro le allegorie. Luca Bertozzi racconta la tv attraverso uno dei personaggi più amati, Maria De Filippi. Priscilla Borri invece esalta uno degli attori più amati ma poi semi-ignorati del cinema italiano, Francesco Nuti.
Si riflette anche su contraddizioni e rischi dei social web con Umberto, Stefano, Michele e Jacopo Cinquini che accusano vanità e smania delle persone di apparire attraverso filtri e algoritmi. Al contrario, Massimo e Alessandro Breschi evidenziano la paradossale solitudine celata dietro la società iperconnessa. Un mondo in cui siamo in perenne rincorsa come tanti bianconigli di Carroll, ricorda Matteo Raciti.
Carlo e Lorenzo Lombardi immaginano l'elezione di una Papessa in Vaticano, mentre per una società in cui si ha sempre paura del diverso Jacopo Allegrucci cita il Frankenstein di Mary Shelley e in cui la guerra raccontata da Fabrizio e Valentina Galli attraverso i personaggi de "Il Signore degli anelli" ed il coraggio salvifico dei bambini, forse la soluzione potrebbe essere l'irriverente , impertinente, potente e colorata tempesta che immaginano Lebigre e Roger. Oppure farci trascinare dall'entusiasmo della nuova generazione che ci illustra Roberto Vannucci.
Si vedranno nove carri di prima categoria, quattro di seconda, otto mascherate di gruppo e otto maschere isolate.
(ANSA).
Al Carnevale di Viareggio torna la satira politica
Svelati i bozzetti per i carri allegorici 2025