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Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini di Firenze

Oltre 100 opere della collezione del Santo Sepolcro

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 12 SET - Una mostra ripercorre la storia della cristianità ed espone oltre 100 opere della collezione che costituisce il Tesoro del Santo Sepolcro, capolavori di elevato pregio artistico mai esposti prima in Italia. Dal 13 settembre al 7 gennaio 2025 il Museo Marino Marini di Firenze ospita la rassegna 'Il Tesoro di Terrasanta. La bellezza del sacro: l'Altare dei Medici e i doni dei Re' che mette in mostra oggetti religiosi, gioielli, ornamenti, paramenti sacri, codici e baldacchini che i francescani hanno preservato nel corso di oltre 500 anni e che ritorneranno a Gerusalemme per l'istituzione del Terra Sancta Museum Art and History.
    Le 108 opere in mostra, in gran parte provenienti dal Terra Sancta Museum di Gerusalemme, sono testimonianze di fede delle corti europee nei secoli, mentre le restanti opere provengono da musei e biblioteche italiane. Il percorso espositivo si apre dalla Cappella Rucellai, di cui fa parte il sacello del Santo Sepolcro, concepita da Leon Battista Alberti. L'esposizione culmina con la preziosa collezione di capolavori donati dai sovrani di Spagna, Francia, Portogallo e del Sacro Romano Impero, seguiti dai tesori provenienti dalle grandi potenze italiane come Venezia, Genova, il Granducato di Toscana e il Regno di Napoli. Particolare attenzione è riservata ai doni provenienti da Firenze a dall'Italia, anche grazie al restauro di alcune opere, promosso dal Museo. Tra queste, spicca l'Altare dei Medici, di cui fa parte l'Ornamento donato da Ferdinando I granduca di Toscana e realizzato da Domenico Portigiani, Giambologna e Pietro Francavilla.
    Tra gli altri restauri spiccano il Tabernacolo del Commissario di Terra Santa e la Lampada voluta da Ferdinando IV granduca di Toscana, il codice manoscritto Antifonario 18, insieme a paramenti sacri e l'arazzo delle Gallerie degli Uffizi con soggetto Cosimo il Vecchio. In mostra anche alcuni doni napoletani del XVIII secolo, come la serie di tre dipinti inediti che raffigurano l'Estasi di San Francesco d'Assisi, Sant'Antonio da Padova e San Giuseppe e il Bambino. (ANSA).
   

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