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Firenze, riapre restaurato il Refettorio grande del Convento di San Marco

Lavori sull' affresco con Provvidenza e nuovo allestimento opere

Redazione Ansa

Riapre al Museo di San Marco a Firenze il refettorio grande, restaurato e interamente riallestito: l'ambiente era in parte inaccessibile al pubblico dall'ottobre 2023 a causa di un sollevamento del pavimento in cotto. I lavori di restauro hanno interessato anche l'affresco con la Provvidenza dei domenicani sormontata dalla Crocifissione, realizzato da Giovanni Antonio Sogliani nel 1536. Grazie a una donazione di Michael W. Scherb, la Direzione regionale musei nazionali Toscana ha realizzato i lavori necessari a ripristinare integralmente il pavimento sollevato, a recuperare la spazialità originale della sala, a restaurare l'affresco e a definire un nuovo allestimento museale con una rinnovata disposizione delle opere d'arte e un nuovo sistema di illuminazione. "Quando uno spazio museale viene restituito alla pubblica fruizione - commenta il direttore generale Musei, Massimo Osanna - è sempre un momento da celebrare: in questo caso, se possibile, ancora di più, perché avviene grazie a una pratica virtuosa, definita da un accordo tra pubblico e privato".

Il refettorio grande era il luogo dove i frati consumavano i pasti in comune. La sala, dominata dall'affresco di Giovanni Antonio Sogliani, ospita dipinti cinquecenteschi riferibili alla cosiddetta Scuola di San Marco influenzata dall'arte austera, classica e di forte impronta devozionale di Fra' Bartolomeo.

Sulla parete destra spicca un pulpito ligneo seicentesco mentre la parete di testa è dipinta con l'affresco di Giovanni Antonio Sogliani raffigurante la Provvidenza dei Domenicani sormontata da una Crocifissione e santi, delimitata in basso da un basamento a finti marmi. L'affresco era già stato sottoposto a un intervento di restauro negli anni '70 dopo i danni causati dall'alluvione del 1966. L'intervento ha restituito all'affresco una nuova leggibilità, completata anche dal basamento dell'affresco finora occultato dalle panche lignee che vi erano accostate, e ora nuovamente visibile e apprezzabile grazie al recupero cromatico delle specchiature dipinte a finto marmo, gravemente compromesse. 

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