(ANSA) - VENEZIA, 13 SET - Lo sguardo fiero. Un filo
d'argento, a raccontare la maturità raggiunga. E quel colletto,
sull'abito in velluto, del quale Van Dyck non era contento. È il
Ritratto di Marcello Durazzo, capolavoro del maestro della
pittura fiamminga, che campeggia, nella sua ritrovata bellezza,
al centro di Discovery and Redisconvery / Scoprire... e
riscoprire, uno dei 16 percorsi di Homo Faber. Crafting a more
human future, la grande mostra dedicata ai mestieri d'arte di
tutta Europa che la Michelangelo Foundation for Creativity and
Craftsmanship porta alla Fondazione Giorgio Cini a Venezia dal
14 al 30/9. Dipinto tra il 1622 e il 1627, è con il San
Sebastiano del Mantegna, una delle opere più celebri della
Galleria Ca' d'oro. Oggi, dopo il restauro finanziato da
Venetian Heritage con Michelangelo Foundation, Arthemisia e
Marco Voena, anche il simbolo della maestria artigianale dei
restauratori. Dopo l'anteprima a Homo Faber i risultati dei
lavori e delle indagini diagnostiche saranno presentati a
ottobre alla Ca' d'oro
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