(ANSA) - VENEZIA, 31 AGO - Oggi Tiziano è riconosciuto come
genio indiscusso dell'arte, ma la sua ascesa avvenne in un
contesto dominato da pittori già celebri che il cadorino riuscì
a superare grazie al suo talento. La mostra 'Tiziano 1508.
Il percorso espositivo racconta la capacità straordinaria
dell'artista di assimilare velocemente componenti culturali
diverse - in particolare giorgionesche, düreriane e
michelangiolesche - e di indirizzare il linguaggio pittorico
veneziano verso una commistione di naturalismo e classicismo.
Tra i lavori esposti ci sono importanti prestiti, per esempio la
grande stampa del Trionfo di Cristo della Bibliothèque nationale
de France, il Cristo risorto degli Uffizi, la Madonna con il
Bambino tra sant'Antonio da Padova e san Rocco del Museo del
Prado e il Battesimo di Cristo dei Musei Capitolini.
Molte opere sono riscoperte grazie a nuove ricerche, indagini
scientifiche e restauri. L'insieme di questi tasselli spesso ha
portato a interessanti rivelazioni, come nel caso della tavola
l'Angelo con tamburello, proveniente dalla Galleria Doria
Pamphilj di Roma ed esposta per la prima volta in una mostra.
Questo dipinto è un frammento di una pala che in origine era
collocata nella Chiesa dei Servi a Ferrara, ma che poi è stata
smembrata: le ricerche per la mostra hanno individuato gli altri
possibili frammenti in una Madonna con Bambino in trono,
conservata in Russia, e in un San Francesco, collocato in un
museo francese.
"Una mostra di ricerca che si pone l'importante obiettivo di
portare nuova luce e nuovi argomenti al dibattito critico
sull'attività aurorale del Vecellio" commenta il direttore delle
Gallerie dell'Accademia, Giulio Manieri Elia. (ANSA).
In mostra a Venezia gli esordi del giovane Tiziano
Un genio fiorito in un contesto di pittori già celebri