(di Daniela Giammusso)
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Un momento per se', per ritrovare le
forze, prima di riprendere la propria vita nel mondo. È il
progetto "Qui non sei sola", protocollo d'intesa firmato dalle
ministre del turismo e della famiglia, natalità e pari
opportunità, Daniela Santanché ed Eugenia Roccella, insieme alle
maggiori associazioni di categoria del comparto alberghiero, per
una rete di hotel solidali che apriranno le porte alle donne
vittime di violenza.
"È un momento importante - esordisce la ministra Santanché -
L'avevamo annunciato a novembre alla Giornata contro la violenza
sulle donne e ce l'abbiamo fatta. La violenza sulle donne ogni
giorno peggiora" e "i maltrattamenti spesso avvengono proprio in
famiglia. Per questo - spiega - abbiamo pensato, dopo il loro
percorso, di ospitare queste donne qualche giorno in albergo,
per farle tornare gradatamente alla vita normale. Un ambiente,
dove possano riprendere le forze. Soprattutto, il messaggio
importante - sottolinea- è che non si devono più sentire sole,
che ci sono persone e strutture che sono con loro. Tutto questo
è stato possibile grazie alle associazioni di categoria che sono
state molto generose".
Ferme restando le competenze delle amministrazioni centrali e
territoriali per il contrasto alla violenza di genere e alla
protezione delle vittime, il progetto prevede infatti
l'accoglienza da 3 giorni a una settimana per le donne vittime
di violenza, insieme ai loro figli, una volta concluso il
percorso presso le case rifugio e di semiautonomia, nell'ambito
del percorso intrapreso per la fuoriuscita dalla violenza. A
firmare il protocollo sono Assohotel Confesercenti,
Confindustria Alberghi, CNA Turismo, Federalberghi,
Federturismo, Unipol Sai con la rete di alberghi Una Hotel, con
già un migliaio di strutture che hanno aderito in tutta Italia e
che da domani esporranno il simbolo color lavanda
dell'iniziativa.
"Sono molto contenta che questa sia l'iniziativa di due ministre
che collaborano. È un bel segnale di solidarietà femminile, in
un governo, non caso, guidato da una donna", commenta la
ministra Roccella. "Nonostante le buone leggi - dice - non siamo
ancora riusciti a contrastare questo fenomeno dai numeri
impressionanti". Da parte del governo, "c'è una compattezza e
volontà comune di affrontare il problema", "abbiamo cominciato
subito sin dalla Legge di bilancio riconfermando e aumentando i
fondi per i centri antiviolenza", "mettendo in campo nuovi
strumenti", "con tutte le deleghe presenti nei vari ministeri".
E ora con "questa iniziativa che parte dalle associazioni di
categoria e dalla comunità, tra l'altro in un settore come
quello del turismo a grandissima presenza femminile. E' il segno
di una comunità che non lascia sole le donne".
Nonostante il Codice rosso e le leggi in campo, però, la
violenza sulle donne e il numero dei femminicidi sono ancora una
piaga dilagante. "Oggi abbiamo buone leggi. Quello che serve
sono piccole correzioni - commenta a margine la ministra
Roccella - E poi serve un'azione di formazione e la raccolta
dati. Abbiamo già riunito una prima volta un tavolo dei ministri
competenti e a breve, entro un mese, presenteremo queste
'sistemazioni' del percorso di fuoriuscita dalla violenza, di
accoglienza e di salvaguardia dal persecutore. C'è anche il tema
del braccialetto elettronico, che è uno degli strumenti più
utili per evitare che si arrivi a fatti più gravi dopo le prime
violenze e il primo stalkeraggio. Anche sulla raccolta dati
siamo a buon punto - conclude - E' importante perché permette di
intercettare le vittime di violenza in modo da poterle aiutare
prima che la situazione si aggravi". (ANSA).
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Protocollo d'intesa con Ministeri turismo e famiglia