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Gallerie d'Italia, l'Arte del cambiamento di Giovanni Caccamo

Incontri nelle quattro sedi del museo per unire musica e arte

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 MAG - Quattro incontri, ciascuno in una delle quattro sedi delle Gallerie d'Italia, per unire musica, arte e parole: sono questi gli appuntamenti di L'arte del cambiamento @ gallerie d'Italia, a cura di Giovanni Caccamo, cantautore ed artista poliedrico che nel suo lavoro unisce le arti.
    E infatti in concomitanza con questi appuntamenti sarà acceso nelle sedi delle Gallerie il Muro del cambiamento, un'installazione artistica itinerante ideata da Caccamo con un ledwall bianco su cui vengono proiettate parole che si possono scegliere scrivendole al sito www. murodelcambiamento.it.
    Il primo appuntamento sarà a Vicenza il primo giugno, poi il 6 giugno toccherà a Torino, il 13 settembre a Napoli con finale il giorno dopo a Milano.
    "Quanto fatto con un cantautore giovane e di talento fra Milano, Napoli, Torino e Vicenza - sottolinea l'Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d'Italia Michele Coppola - racconta l'identità viva e aperta delle nostre quattro sedi museali. Le Gallerie d'Italia sono luoghi ricchi di progetti originali, che coinvolgono le aspirazioni anche delle giovani generazioni e invitano a riflettere sul futuro in modo creativo e con strumenti diversi, dall'arte alla musica, evidenziando la funzione sociale dei musei come attori di cambiamento nelle proprie città." Caccamo, che nel suo ultimo album, Parola, ha collaborato con personalità diverse come Patti Smith, Willem Dafoe e Liliana Segre, mette costantemente in relazione il mondo della musica con quello dell'arte. È, ad esempio, direttore artistico del palinsesto culturale della Fondazione Arnaldo Pomodoro e ha appena pubblicato il Manifesto del cambiamento, edito da Treccani, con la prefazione di Papa Francesco, un volume in cui sessanta giovani sognatori disegnano un futuro in evoluzione, attraverso un dialogo singolare con alcuni grandi maestri.
    (ANSA).
   

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