Rubriche

A Bressanone per la giornata dell'acqua

Fiumi, laghi, fontanelle, impianti Keipp e persino un festival

Redazione Ansa

BRESSANONE - E' potabile, cristallina e dominante l'acqua di Bressanone, accogliente città nel cuore dell'Alto Adige, nata dalla confluenza dei fiumi Isarco e Rienza. Da sempre l'acqua ha condizionato la storia e l'economia della città e delle sue frazioni e oggi ha un ruolo chiave nella tutela dell'ambiente, nello sport, nella cucina e nella cultura.
    Per la giornata mondiale dell'acqua, in programma il 22 marzo, Bressanone invita a scoprire le sue bellezze passeggiando tra fontanelle, terme, laghi di montagna e fiumi, in attesa del Bressanone Water Light Festival, in programma dal 3 al 21 maggio.
    Il viaggio nei luoghi dell'acqua di Bressanone non può che partire dalla Plose, la montagna ancora innevata che la sovrasta e che da 16 fonti diverse porta acqua potabile nei rubinetti delle case. A 1.870 metri d'altezza si trova la sorgente dell'acqua minerale Plose: da oltre 65 anni è una delle "acque più leggere e pure del mondo", come si legge nella descrizione del prodotto; ha una durezza molto bassa e un contenuto di ossigeno eccezionalmente alto con un residuo fisso bassissimo.
    L'acqua della Plose arriva anche nelle vasche pubbliche di Acquarena, tempio del benessere con saune esterne e interne, salionarium, bagno a vapore e vasche Kneipp. Qui, tra l'altro, non si usano più le bottiglie di plastica ma è stata introdotta la "bottiglia refill" in acciaio inox da riempire alle 48 fontane della città.
    La scoperta dei luoghi dell'acqua prosegue verso i fiumi, a cui la città è legata da sempre: l'Isarco, che nasce al Passo del Brennero, e la Rienza, che dallo spartiacque di Dobbiaco scorre in direzione ovest attraverso la Val Pusteria e la selvaggia gola di Rienza presso Rio Pusteria fino a Bressanone. Nella camminata si visitano i giardini Rapp, oasi di pace a due passi dal centro storico, e si passeggia lungo la confluenza dei due fiumi.
    Una curiosità legata all'acqua è anche il Lido, uno stagno per l'allevamento di pesci, nato tra i meandri dell'Isarco; ospita ancora numerose specie di pesci come tinche, lucci, carpe e la rarissima taccola. Sulle rive del laghetto dei pesci sono stati creati un ristorante gourmet, il Brix 0.1, e altre strutture per il tempo libero. Si praticano anche alcuni sport, come dimostra il gruppo Riversurf Brixen che d'estate si esibisce in virate, torsioni, salti e altri trucchi spettacolari grazie alle corde elastiche attaccate al ponte Lido.
    E' proprio sulle rive dell'Isarco che sorgeranno alcune delle strutture alberghiere di nuova costruzione o rinnovate, come lo storico Goldener Adler Hotel direttamente sul lungofiume, che dalla prossima estate si trasformerà in Adler Historic Guesthouse; ispirate al passato, sono state create 43 camere con finestre a bovindo e balconi e gli ospiti avranno a disposizione una piscina sul tetto e la vista panoramica sulla Torre Bianca e sulle guglie della cattedrale. Sulla sponda opposta dell'Isarco sorge la Lasserhaus, un punto di riferimento all'ingresso degli Stufles, il quartiere più antico della città. Da giugno diventerà "Quite &art hotel", un boutique hotel di charme con nove camere e una cantina. A Bressanone nel tardo Medioevo, non lontano dal fiume Isarco, sorgevano i bagni pubblici. Nello stesso quartiere in cui allora si trovava la "padehaus", alla fine dell'estate aprirà la Badhaus, con la sua struttura a torre dal carattere particolare, 20 camere e un'esclusiva suite con sauna privata e vista sulla Torre Bianca.
    Nel 1890 proprio sul fiume Rienza è stato costruito il primo stabilimento idroterapico austriaco secondo il modello di Kneipp. Il fondatore fu il medico Otto von Guggenberg zu Riedhofen, che dopo gli studi a Vienna e a Berlino lavorò come medico termale in Boemia, a Merano e al Brennero. Fino al 2017 la sua clinica è stata un luogo di incontro per le celebrità del jet set, dell'alta nobiltà, dell'economia, della politica e dell'arte. In futuro ospiterà una casa di riposo e di cura. Ma il più antico impianto Kneipp dell'Alto Adige è stato costruito proprio sul torrente Scaleres, sopra Varna, nelle immediate vicinanze di Bressanone. Qui, dal 1666, c'era in origine un bagno, il "Wildbad Schalders" che, dopo diversi cambi di proprietà, è rimasto in funzione fino al 1914. Nel frattempo, l'impianto Kneipp è stato rinnovato e ampliato e oggi offre ancora momenti di cura ed energia. Per godere del benessere più naturale possibile d'estate è consigliabile fare un'escursione da Scaleres fino ai "laghi gelati", dove si può tentare un bagno rinvigorente nei cristallini laghi di montagna. Non meno faticoso, ma di una bellezza naturale unica, è il percorso da Le Cave al lago di Pontelletto nelle Alpi Sarentine.
    Infine merita di essere scoperto il Water Light Festival ¸ powered by Durst che riunisce artisti con opere e installazioni dedicate all'acqua in tutto il territorio, da Bressanone a Novacella e a Fortezza. Motto della manifestazione è: "Acqua è vita, luce è arte". Oltre ai due elementi naturali, l'acqua e la luce, sono strettamente legati all'evento anche il confronto con la natura e l'uso rispettoso e sostenibile di tutte le risorse.
    Ne derivano temi come l'inquinamento luminoso, la plastica negli oceani, il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai.
    Per maggiori informazioni: brixen.org e waterlightfestival.it (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it