NEW YORK - Il Flatiron, uno dei grattacieli storici di Manhattan, sta per andare all'asta. Coi proprietari non riescono a mettersi d'accordo sul futuro del singolare edificio, un giudice della State Supreme Court di New York ha affidato a Mannion Auctions la vendita al miglior offerente dell'iconico 'ferro da stiro' che dal 1966 e' monumento cittadino. L'asta e' in programma il 22 marzo. Quattro societa' immobiliari - GFP Real Estate, Newmark, ABS Real Estate Partners, e il gruppo italiano Sorgente - che collettivamente possiedono il 75% del grattacielo di acciaio vogliono 'divorziare' dal quinto partner, Nathan Silverstein che detiene il rimanente 25%, dopo anni di discussioni irrisolte su cosa fare del palazzo. Per la New York del 1902, l'anno in cui venne completato, il Flatiron rappresentava l'essenza della modernita'. Oggi pero' l'edificio è vuoto: nel 2019 la casa editrice britannica Macmillan aveva deciso di lasciare il palazzo. Due anni dopo le quattro società immobiliari avevano fatto causa a Silverstein sostenendo che le sue decisioni (o non decisioni) avevano fatto si' che l'edificio restasse deserto. Quest'ultimo a sua volta aveva denunciato Newmark per aver tentato di affittare il "ferro da stiro" a Knotel, una societa' per uffici flessibili, sotto il prezzo di mercato. La vendita del 22 marzo sara' aperta al pubblico - chiunque con un portafoglio ben fornito potra' dunque puntare e aggiudicarsi un pezzo di storia dell'architettura - ma i quattro proprietari che vogliono Silverstein fuori puntano a mantenere il controllo. "Non vogliamo vendere. Vogliamo sciogliere la partnership", ha detto al giornale online Hyperallergic il presidente di Gfp Jeffrey Gural: "L'idea e' di mantenere la proprieta' ottenendo il 25%". Noto per essere il piu' 'magro' dei grattacieli newyorchesi prima che lo skyline di Manhattan venisse trasformato dalle torri altissime e supersottili che fanno ombra a Central Park, il Flatiron deve la sua caratteristica forma a triangolo alla posizione all'incrocio tra Quinta e 23esima strada, proprio dove Broadway, una delle poche arterie diagonali dell'isola, passa dall'Ovest all'Est di Manhattan. Disegnato dagli architetti Daniel Burnham e Frederick Dinkelberg e completato nel 1902 e' stato per diversi anni, con i suoi 21 piani distribuiti su 87 metri, il grattacielo piu' alto di New York.
Inizialmente era la sede della Fuller Company, l'impresa di costruzione che invento' il moderno grattacielo, ma da decenni - dall'ingresso cioe' nel 1969 di St. Martin's Press e poi di Macmillan - era diventato uno degli avamposti dell'industria del libro, un luogo dove venivano festeggiati gli scrittori piu' influenti del tempo e dove migliaia di autori firmarono il contratto per il loro esordio. La location era apprezzata per la vicinanza a Gramercy Park, nonostante problemi intrinseci tra cui i vecchi ascensori e l'unica scala interna di sicurezza, considerata un rischio in caso di incendio. (ANSA).
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