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A Indianapolis, nel museo per bambini più grande al mondo

Conner Praire come un'arca di Noè per specie in estinzione

Redazione Ansa

INDIANAPOLIS - Non solo corse automobilistiche, prima fra tutte la famosa Indianapolis 500, ma anche isola felice per i bambini. La città dell'Indiana, dove ha sede il Motor Speedway, l'autodromo più importante degli Usa, è infatti anche la casa del 'Children's Museum of Indianapolis', il più grande al mondo in termini di dimensioni. Con una superficie di oltre 46 mila mq e cinque piani di strutture espositive, la sua missione è quella di creare esperienze di apprendimento attraverso le arti, le scienze e gli studi umanistici.
    Sono quindi i bambini i veri protagonisti del museo e l'apprendimento e la conoscenza diventano gli strumenti con cui trasformeranno le loro vite. Al motto che gli oggetti del passato non sono solo una cosa da ammirare, il museo può vantare una collezione che va indietro di un secolo di circa 130mila tra reperti, esemplari, manufatti e artefatti con l'obiettivo di stimolare l'immaginazione sin dalla tenera età e di ispirare quelle che saranno le generazioni del futuro.
    Nella sezione denominata 'The Power of Children', si possono ascoltare racconti emblematici che hanno come protagonisti dei bambini che hanno lasciato il segno nella storia, da Anna Frank a Ruby Bridges a Malala. Il museo ha inoltre diverse collezioni di scienze naturali le quali si arricchiscono su base annua grazie alle spedizioni paleontologiche che vengono condotte sul sito 'Jurassic Mile' in Wyoming. L'area 'Dinosphere' è un viaggio nel passato anche di milioni di anni alla scoperta dei giganteschi animali che popolavano la Terra. Ed ancora al penultimo piano è esposta un'antica giostra, 'The Carousel', costruita originariamente per un luna park e trasferita nel museo nel 1973. Ora è considerata monumento nazionale.
    E nell'area metropolitana di Indianapolis, a Fishers, esiste un altro museo particolare, Conner Prairie, una delle strutture 'outdoor' più visitate del paese e come un'arca di Noè per alcune specie in estinzione. E' anche il primo museo dell'Indiana a far parte del circuito Smithsonian.
    Inizialmente un'azienda agricola, fondata da William Conner nel 19/0 secolo, la proprietà ha iniziato a prendere la forma attuale nel 1934 dopo essere stata acquistata dall'imprenditore farmaceutico Eli Lilly.
    Tra le specie rare che vengono preservate ci sono il maiale dell'isola di Ossabaw (al largo della costa della Georgia vicino Savanna), la capra di Arapawa, originaria dalla Nuova Zelanda, il Longhorn inglese (razza bovina), la pecora Tunis e il consiglio americano.
    Numerose anche le diverse attrazioni, tutte all'aperto, tra cui 'Prairietown' in cui ci si catapulta nella vita di un villaggio nel 1836, '1863 Civil War Journey', con una rievocazione dell'8 luglio del 1963 quando le forze guidate dal generale confederato John Hunt Morgan attraversarono il fiume Ohio e arrivarono in Indiana.
    Conner Prairie preserva anche la casa di William Conner, ora iscritta nel National Register of Historic Places. (ANSA).
   

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