(ANSAmed) - LOCRI, 10 MAG - La Locride, quando se ne parla a
livello nazionale, è citata spesso per i motivi sbagliati,
ovvero per fatti di cronaca nera. E questo, com'è normale,
genera una percezione negativa che questa terra antica,
splendida da infiniti punti di vista, con un mare e montagne
incantevoli, spera oggi di capovolgere.
Un passo in questo senso è stato fatto con Levantina,
un'iniziativa di Myth Euromed realizzata insieme al Gal Terre
Locridee che ha avuto il patrocinio dell'Ambasciata di Grecia a
Roma - una due giorni per la quale è giunta a Locri la ministra
plenipotenziaria e vicecapo missione Despina Koukoulopoulou -
e che ha visto giornalisti, operatori culturali, scrittori e
studiosi conversare al Museo e Parco archeologico nazionale di
Locri, città centrale nella storia della Magna Grecia, proprio
su radici elleniche e contemporaneità.
"Anche se il nostro mandato in teoria coprirebbe solo il
settore agricolo, noi cerchiamo di fare l'agenzia di sviluppo
del territorio della Locride, che secondo me è il più bello del
mondo anche se la gente non lo sa - dice sorridendo Francesco
Macrì, presidente del Gal Terre Locridee - Noi continuiamo a
lavorare anche se non abbiamo centrato l'obiettivo di capitale
italiana della cultura, seguendo le linee della salvaguardia e
del recupero. Un esempio? La scuola per chef a Bianco, che sarà
gratuita, il cui ripristino e riapertura ci siamo accollati".
"Qui ci sono cose che non si trovano da nessun'altra parte -
aggiunge, indicando la spiaggia di Riace marina - Oggi è maggio
e c'è la spiaggia deserta. E ad agosto è pure così".
"Proviamo a costruire ponti partendo dal grande patrimonio
materiale e immateriale ereditato, tentando di renderlo
contemporaneo - spiega Alberto Cotrona, ideatore di Myth Euromed
- E per farlo abbiamo invitato persone che si occupano di
raccontare, come stile e obiettivo di vita. Li invitiamo a
scoprire o riscoprire qualcosa di nuovo, per porre le basi per
una cooperazione transnazionale. Usiamo narrazione, cooperazione
e promozione puntando a realizzare qualcosa di bello anche nel
futuro".
E di bello da notare immediatamente è il mare cristallino
che si stende davanti a Locri, Siderno, Riace marina, Gioiosa
Jonica, affiancato da spiagge immense di sabbia chiara. Una
vista che fa da contraltare alle drammatiche montagne
d'Aspromonte, sulle quali troneggia Pietra Cappa, il monolite
più grande d'Europa. Una zona montana immensa, con le sue
fiumane e un verde straripante che circonda borghi piccoli e
piccolissimi, ma anche paesi celebri per la loro bellezza come
Gerace - dove c'è la chiesa più grande di tutta la Calabria, che
racconta dominazioni e infiniti sincretismi culturali - e Stilo,
con la sua Cattolica dalle forme bizantine, che si ritrovano poi
nella preziosa chiesa del monastero di San Giovanni Thereistis,
fascinoso insediamento ortodosso a Bivongi gestito da monaci
romeni.
Visitare la Locride garantisce sorprese, perché non è
originario di queste zone: innanzitutto l'assenza del turismo
d'assalto che sta snaturando tante parti d'Italia. Perché non è
luogo da mordi e fuggi e perché si rivela lentamente a un
visitatore curioso. Come la sua offerta enogastronomica
d'eccellenza basata su prodotti genuini: vini, formaggi,
affettati - inclusi quelli prodotti dagli allevamenti di maiale
nero dell'Aspromonte - nonché frutta che tra le altre cose va a
produrre granite indimenticabili. Una Calabria che sorprende
davvero. (ANSAmed).
Locride, la Calabria che sorprende
Cultura, bellezza naturale, gastronomia. E un occhio alla Grecia