(ANSA) - ERCOLANO (NAPOLI), 18 FEB - Aprire le settecentesche
Ville al pubblico, in primis ai giovani, e intercettare i flussi
turistici. E' l'obiettivo di Gennaro Miranda, neo presidente
della Fondazione Ente Ville Vesuviane secondo cui tutte le
scelte saranno sempre condivise con l'intero consiglio di
gestione.
"L'approccio è finalizzato a mettere a sistema tutti gli
attori istituzionali, politici, economici e culturali che
insistono sul nostro territorio. Abbiamo l'obiettivo ambizioso
di contribuire in maniera determinante a valorizzare le
splendide ville vesuviane e di aprirle al territorio", ha
spiegato nella sede della Fondazione a Villa Campolieto, a
Ercolano. "In consiglio abbiamo evidenziato un aspetto
fondamentale ovvero puntare ad un approccio locale (aprire le
ville a giovani e concittadini) e globale (riuscire ad avere la
capacità di intercettare l'enorme flusso turistico che incide
sul nostro territorio)".
A fronte di numeri importanti che, ogni anno, registrano il
Parco archeologico e il Gran Cono del Vesuvio, "le ville -
sottolinea Miranda - hanno una percentuale molto bassa ma ci
sono elevati margini di crescita" ed è "chiaro che per
raggiungere questo obiettivo dobbiamo riempire di contenuti le
nostre ville. Quindi c'è bisogno di una progettazione che riesca
a intercettare le innumerevoli opportunità di finanza agevolata
in questo momento presenti. Non solo il Pnrr, che sarà di sicuro
una chiave determinante di svolta: mi riferisco a nuovi percorsi
di strategia programmatica, attivando una collaborazione stretta
col Mic e anche col Miur se pensiamo che per combattere la
dispersione scolastica ci sono fondi rilevanti. Credo sia
opportuno essere di supporto ai giovani studenti in dispersione
scolastica in un territorio che conta le percentuali più alte
d'Italia".
I siti monumentali settecenteschi, con i loro parchi e
giardini, sono 122 e insistono nei Comuni di Napoli, San Giorgio
a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco. (ANSA).
"Valorizzare e aprire ai giovani le Ville Vesuviane"
Le priorità del neo presidente della fondazione Gennaro Miranda