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Arte, a Bologna arriva 'Pelle', personale di Pep Marchegiani

Giovedì inaugurazione al Teatro del Sole, poi avanti fino a 22/6

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 11 APR - Un allestimento imponente e capace di proiettare lo spettatore nell'intima ricerca di Pep Marchegiani, con lavori che si camuffano per manifestarsi. A Bologna arriva "Pelle", personale dell'artista abruzzese. Evento inaugurale giovedì 13 aprile alle 18:30. Poi la mostra, al Teatro Arena del Sole, visitabile fino al 22 giugno.
    L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bologna grazie alla collaborazione di Ert - Emilia Romagna Teatro Fondazione e di Campogrande Concept, avvalendosi del supporto di Terra Mater piattaforma per la creazione di valore.
    L'installazione farà da scenografia a vari eventi dedicati al mondo della brand extension che coinvolge il mondo creativo di Pep Marchegiani.
    L'8 maggio sarà presentata l'opera-lavoro titolata 365, macro installazione con video proiezione che dà la misura del tempo e del valore di questo elemento per l'artista Pep Marchegiani, occasione per comprendere come l'artista interpreta il mondo Nft. La mostra ha il coordinamento generale di Luca Angelozzi, la curatela di Daniela Campogrande Scognamillo, la direzione commerciale di Erica Boggian, testi a cura di Ezio Angelozzi.
    "Pelle è reale quanto è reale chi la osserva - si legge nelle note di presentazione - perché ciò che si vede non è sulla tela ma nella mente e nel cuore di chi si immerge tra le pieghe del rapporto tra l'opera dell'artista e la complessità culturale dell'osservatore. Quando togli la banalità, la rappresentazione grafica, il ritratto, la descrizione puntuale di un pensiero unico, l'asfissiante sintesi del fotogramma pittorico, ciò che resta è: Pelle".
    "Ho scelto un luogo iconico di Bologna - spiega l'artista - perché è centrale, al chiuso, ma al tempo stesso aperto, sotto i portici di via Indipendenza, dove si incontrano le persone e si condividono le esperienze. L'installazione che porto a Bologna è una sorta di Guernica in versione 2.0. Se Picasso ha reso immortale nella tela l'orrore della guerra io voglio con Pelle esaltare il valore della condivisione. La comunità, le persone fanno parte dell'opera non come singoli ma come insieme, micro mecenati che diventano macro e liberano l'arte nelle sue espressioni più alte". (ANSA).
   

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