ROMA - 'Tina Modotti. Donna, fotografa, militante. Una vita fra due mondi' è il titolo della mostra-evento che la Casa Internazionale delle Donne di Roma dedica a una tra le più interessanti figure femminili del Novecento. Dal 3 al 7 maggio alla Sala Ingargiola si potranno vedere una raccolta di 60 fotografie, scattate fra il 1923 e il 1930, lettere e documenti e partecipare a una serie di eventi che mostrano la sua passione per la fotografia e l'impegno politico. E' l'occasione per scoprire la personalità di una donna che nelle ultime fasi della sua vita è stata impegnata come militante nel Partito comunista e dirigente delle Brigate Internazionali del Soccorso Rosso.
La mostra e il programma degli eventi - film, dialoghi, approfondimenti, letture e incontri - mettono a fuoco il legame di Tina Modotti con gli ambienti culturali dell'epoca e la sua radicalizzazione al Partito Comunista Messicano, fino alle ultime foto scattate a Berlino in esilio, nel 1930. L'iniziativa, su proposta dell'associazione culturale 8 Marzo onlus, è realizzata in collaborazione con Noi Donne Tre Punto Zero, con la Casa Internazionale delle Donne di Roma e con la Segreteria di Cultura del Governo del Messico.
Il progetto è il frutto del lavoro realizzato dall'associazione e dal coordinamento Tina Modotti per riportare in Italia le opere fotografiche realizzate dall'artista quando viveva in Messico. Una selezione di immagini e vari documenti proviene dalla collezione della Fototeca Nazionale (Fondo Modotti) dell'Istituto di Archeologia e Storia (INAH) de Pachuca Hidalgo, in Messico. La collezione della Fototeca Nazionale raccoglie 94 immagini originali (84 negativi e 10 slide) che costituiscono il Patrimonio del Sistema Nazionale di Fototeche dal 28 agosto del 1979; è la data in cui le foto furono donate da Carlos Vidali, figlio di Vittorio, prima deputato e poi senatore del PCI negli anni '60, ultimo compagno della fotografa.
Per conoscere tutti gli appuntamenti della mostra-evento: casainternazionaledelledonne.org.
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