TORINO - Oltre 300 capolavori, in parte inediti, raccontano alla Promotrice delle Belle Arti di Torino il mondo e la cultura giapponese. La mostra 'Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere' s'inaugura giovedì e potrà essere visitata fino al 25 giugno. La mostra, in nove sezioni, propone alcuni tra i più grandi capolavori dei maestri dell'Ukiyo, tra i quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Yoshitoshi, Sharaku. Al centro dell'esposizione, curata da Francesco Paolo campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, ci sono stampe dei maestri dell'ukiyo-e, armature di samurai, kimono, maschere teatrali, ornamenti, sculture in pietra, stendardi: Le opere - prestiti da diversi musei, tra i quali il Mao, il museo di Lugano, il Museo di Arte Orientale di Venezia, il Civico Museo d'Arte Orientale di Trieste, ma anche da importanti collezioni private.- permettono di ricostruire la stagione storico-artistica del Giappone del periodo Edo (1603-1868): sono gli anni dell'isolamento del Paese, che spinse i ricchi mercanti a dedicarsi ai piaceri dell'esistenza, intrattenimenti mondanità e godimento estetico e sessuale. Alla Grande Onda di Hokusai, una delle opere più iconiche del periodo, è dedicata una spettacolare installazione immersiva nell'ultima sala.
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