TORINO - Una collezione di 132 opere, in dieci aree tematiche, di diciassette artisti attivi per la manifattura torinese Lenci nella sua fase più creativa, tra il 1928 e il 1936, arricchisce da oggi la proposta della Galleria Sabauda di Torino. Il nuovo allestimento, realizzato grazie alla donazione di Giuseppe e Gabriella Ferrero, rappresenta una nuova sezione permanente dedicata alla cultura figurativa torinese fra le due guerre e alle storiche ceramiche, messe in dialogo con lavori di pittori e scultori attivi in quel periodo.
All'apertura, anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che tiene a far notare di essere "venuto a inaugurare questo allestimento così importante nel momento in cui l'establishment a cui appartengo è tutto a Roma per inaugurare la mostra di San Casciano, di quei modesti bronzi, che nulla hanno a che fare con i Bronzi di Riace, che sono una scoperta significativa sul piano antropologico ma non artistico. Oggi qui celebriamo la concordia fra pubblico e privato", aggiunge il sottosegretario mettendo l'accento sul ruolo del collezionismo che, dice, "non ha nulla a che fare con la speculazione, ma anzi può rappresentare un importante alleato dei musei, come vediamo oggi a Torino". E a proposito di Torino annuncia una sorta di gemellaggio con il Mart di Rovereto sul 900 torinese che prende il via il 15 luglio con una mostra dedicata a Mario Reviglione, "l'inizio di un dialogo - dice -fra la Gam verso il suo futuro o anche i Musei Reali e il Mart". (ANSA).
Alla Galleria Sabauda di Torino arrivano le ceramiche Lenci
Nuova sezione del museo inaugurata con il sottosegretario Sgarbi