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Il Bargello riallestisce la sala Islamica con tappeti del '500

Al via anche il riallestimento della sala delle Maioliche

Redazione Ansa

FIRENZE - Al via, al Bargello di Firenze, il riallestimento della sala delle Maioliche e della sala Islamica che annovererà tra le opere esposte anche una coppia di preziosi e rarissimi tappeti egiziani mamelucchi risalenti alla prima metà del Cinquecento, acquistati di recente dallo Stato per la collezione del museo.
    Il riallestimento delle sale, collocate al primo piano del museo, prevede il ripensamento del percorso espositivo, migliorando le modalità di conservazione e valorizzazione delle opere con l'ausilio di speciali vetrine dotate di cristalli antiriflesso e controllo del microclima. Da settembre 2023 entrambe le sale chiuderanno per consentire il montaggio delle vetrine e quindi la nuova disposizione degli oggetti.
    All'interno della rinnovata sala Islamica troveranno spazio i due antichi tappeti egiziani che lo Stato italiano ha acquistato nel 2022 quando la direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del ministero della Cultura ha potuto esercitare il diritto di prelazione sull'acquisto degli stessi prima che venissero messi all'asta e immessi sul mercato antiquario internazionale.
    I due tappeti si trovavano infatti all'ufficio esportazione di Genova quando la soprintendenza ligure ne ha segnalato l'importanza e innescato le procedure per verificare l'autenticità e il valore e quindi procedere all'acquisto per una cifra totale di 353.400 euro. Dopo l'acquisto e la consegna al Bargello sono stati oggetto di restauro. La coppia di tappeti proviene dalla villa Medicea di Camugliano e si può ipotizzare che sia stata importata in Italia sin dall'epoca della tessitura e fino ad oggi sia sempre rimasta nella villa. "Gli interventi nelle sale Islamica e delle Maioliche - ha detto Paola D'Agostino, direttrice dei musei del Bargello - rientrano in un complesso e articolato programma di lavori straordinari di riallestimento, messa in sicurezza, miglioria della fruizione e valorizzazione, sviluppato a partire dal 2016, in tutti i musei del Bargello".
   

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