TRENTO - Torna visitabile, dopo 25 anni, la villa romana di Orfeo di Trento, in via Rosmini, esempio di residenza signorile realizzata nel corso del primo secolo dopo Cristo e abitata fino al terzo secolo. La prestigiosa abitazione prende il nome dal grande mosaico policromo di Orfeo che decora il vano di rappresentanza.
"Con questo intervento riportiamo alla luce, nel suo pieno splendore, un pezzo importante della nostra storia, della storia della città di Trento. Un luogo speciale, dominato da questo immenso, bellissimo mosaico, anche se a ben guardare è l'intera villa di Orfeo a essere idealmente un grande mosaico, all'interno del quale trovano spazio tessere che ci raccontano importanti pezzi delle nostre lontane radici", ha spiegato il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina.
Il nucleo più antico della villa di Orfeo fu edificato nel 1/o secolo d.C., all'esterno della cinta muraria di Tridentum.
La villa si articola in due parti separate da uno spazio aperto dove si trova anche un pozzo e prende il nome dal grande mosaico di 56 metri quadrati, al centro del quale è raffigurato Orfeo mentre siede su una roccia intento a suonare la lira per incantare gli animali. Lo stile e il tipo di decorazione permettono di datare il mosaico tra il 90 e il 180 d.C.
Alla villa, situata circa 3 metri sotto il suolo attuale, si accede da via Rosmini, non lontano dalla chiesa di Santa Maria Maggiore. Il percorso di visita è corredato da pannelli informativi ed è arricchito da una vetrina con reperti e da un video. La villa è visitabile dal 21 giugno da martedì a domenica (9.30-13/14-18). (ANSA).
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