VENEZIA - Tombe reali e mosaici romani a Paphos, suggestioni mitologiche come la roccia di Afrodite, nei pressi di Pissouri, spiagge immerse nel verde della vegetazione marittima ma anche piccoli villaggi di montagna, come Vuoni, neppure 200 abitanti, dove è il sindaco in persona a versare in piazza il caffè ai turisti tra una chiacchiera e una degustazione di vini. E' su Cipro, terza isola del Mediterraneo per estensione dopo Sicilia e Sardegna, che scommette easyJet nell'operativo dei voli estivi.
L'obiettivo è quello di aprire ancor più le porte al turismo italiano, diversificando ulteriormente il portafoglio di visitatori in questi ultimi anni saldamente rappresentati dalle presenze britanniche , per lo più coppie di pensionati, e russe, in gran parte uomini d'affari che vi si sono trasferiti con le loro famiglie. La componente russa (erano 800mila gli arrivi prima della pandemia) , in particolare, sta facendo da volano al settore dell'edilizia, sia a quello legato agli alberghi più lussuosi sul mercato sia a quello degli appartamenti di vacanza di nuova costruzione.
Nel 2022 gli italiani arrivati a Cipro sono stati 41.771, a fronte dei 2.728.237 ospiti giunti da tutta Europa. Cifre dunque in costante crescita, se si pensi che solo 10 anni fa a sbarcare erano stati 23.485 italiani. Cipro vuole ora giocare le sue carte per spostare sull'isola almeno una parte dei vacanzieri sempre più numerosi che ogni anno, partendo dall'Italia, affollano le coste della Grecia.
"E' una destinazione presente saldamente nel network globale di easyJet da diverso tempo - sottolinea Matteo Finotto, responsabile delle relazioni esterne della compagnia per il Sud Europa - soprattutto nei flussi da e per il Regno Unito. Di recente abbiamo provato a estendere, con successo, i collegamenti da Berlino e Milano Malpensa". La scelta di Venezia è venuta da se'. "Ci è parso interessante esplorare la stessa opportunità dall'aeroporto di Venezia, andando a creare - rileva - il primo storico collegamento diretto tra le due isole". Chiamare in causa la storia in questo caso non è certo casuale: Cipro faceva parte dello Stato da mar della Serenissima Repubblica, che l'aveva ottenuta nel 1489 dalla regina Caterina Cornaro.
Un'isola, spiega Finotto, capace di accontentare fasce diverse di mercato: "è una destinazione dai mille volti, con resort e spiagge dedicate alle famiglie e a chi cerca il relax tradizionale, ma anche una meta ricca di storia che ben si presta a viaggi zaino in spalla alla scoperta di centinaia di villaggi tradizionali che si inerpicano nelle montagne, pur restando a portata d'occhio dal mare".
Per easyJet, Cipro può rappresentare l'occasione per incrementare i flussi di traffico che gravitano sul Marco Polo, snodo di traffico anche per turisti di altre nazioni. "L'anno scorso abbiamo trasportato da e per Venezia un totale di quasi 1,3 milioni di passeggeri. Un risultato - riassume Finotto - che, nonostante le difficoltà di un anno ancora influenzato dagli effetti della pandemia, ci ha dato molte soddisfazioni.
L'estate scorsa, infatti, abbiamo puntato molto sulla nostra base veneta, inaugurando due rotte di grande successo - Kos e Corfù - e riprendendo a operare quelle per Mykonos e Cefalonia".
Nella prima parte del 2023, aggiunge, "i numeri sono ancora più promettenti e dimostrano che i nostri passeggeri hanno davvero voglia di tornare a viaggiare come un tempo. Solo nei primi tre mesi del 2023, infatti, l'incremento delle persone trasportate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è stato del 73%". Cipro non sarà comunque l'unica novità per i passeggeri del Marco Polo: dall'1 luglio easyJet, che festeggia quest'anno i 25 anni dal suo primo volo sulla Laguna, operato il 12 agosto del 1998, riaprirà un'altra rotta balneare, Dubrovnik, in Croazia. (ANSA).
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