VENEZIA - Si chiama Chaord, fusione tra i concetti di caos e ordine, la prima installazione dell'edizione 2023 della Biennale di Architettura, inaugurata in anteprima oggi nello spazio del Forte Marghera, sulla gronda lagunare di Venezia. A presentarla è stato l'ideatore, l'americano Emmanuel Pratt, assieme alla curatrice dell'esposizione, Lesley Lokko, al presidente della Biennale Roberto Cicutto e al sindaco Luigi Brugnaro.
"Forte Marghera - ha detto Cicutto - è un luogo che svolge una funzione sociale, culturale e ricreativa, dove c'è lavoro vero, con laboratori d'arte e di altre realtà come La Fenice.
Questa installazione è un luogo che accoglie, sembra un palcoscenico teatrale con ruoli diversi, come quando a teatro gli attori spostano gli arredi e cambiano storia e set".
Uno spazio coperto con pannelli di plastica ospita, impilati alle pareti, moduli in legno che si compongono e scompongono a formare sedie, tavoli, spazi delimitati, ad altezze diverse. Le unità possono essere riassemblate per consentire una gamma di formazioni come aule, laboratori, fino alla seduta di un auditorium all'aperto per oltre 250 persone.
L'esperiena di Pratta viene dalla Sweet Water Foundation di Chicago, che mette in pratica il Regenerative Neighborhood Development, un metodo creativo e rigenerativo che produce spazi sicuri e stimolanti e crea comunità sane e intergenerazionali nei cosiddetti quartieri degradati.
Oltre che a Forte Marghera, Chaord viene riproposto all'Arsenale attraverso un collage multimediale e didattico con fotografie, materiali e diagrammi che contestualizzano la pratica a Chicago.
"In un luogo a metà tra mare e terra - ha detto Lesley Lokko - questo progetto esemplifica il laboratorio del futuro, come un'officina dove la gente si trova assieme per creare cose".
(ANSA).
Caos e ordine, prima installazione della Biennale Architettura
Aperta Chaord a Forte Marghera, moduli per la socialità