(ANSA) - VENEZIA, 21 GIU - "Tutte le opere acquisite grazie
all'acquisto da parte dello Stato sono integrazioni molto
significative per la collezione delle Gallerie dell'Accademia".
Esprime soddisfazione il direttore Giulio Elia Manieri, in
occasione della mostra "Da Vivarini a Tiepolo", a cura di
Michele Nicolaci.
E' una esposizione temporanea di una decina di lavori, fino al
primo ottobre prossimo, allestita in un nuovo spazio delle
Gallerie che sarà riservato a mostre a tema, ma una volta
conclusa le nuove acquisizioni entreranno nel percorso
permanente di un luogo che racchiude capolavori della pittura
veneziana e veneta dalle origini all'Ottocento.
Le opere sono state acquistate dallo Stato per oltre un milione
di euro grazie ai fondi in dotazione alla Direzione Generale
Archeologia Belle Arti e Paesaggio alla Direzione Generale Musei
2021-23. Tra queste, tre tavole di Bartolomeo Vivarini che si
aggiungono a quelle già in collezione parte del Polittico dei
Tagliapietra. Le due mancanti, riprodotte in mostra in foto,
sono di proprietà di due musei statunitensi, a Seattle e Boston.
E' stata comprata anche, come acquisto coattivo
all'esportazione, per un valore di 90mila euro, un dipinto
inedito dell'artista veneziana Giulia Lama (1681-1747)
raffigurante Sansone e Dalila. Il foglio che raffigura due teste
di fantasia, una per lato, appartenente un tempo ad Antonio
Canova e prima opera grafica di Tiepolo ad entrare a far parte
di una collezione dove sono presenti più dipinti dello stesso
maestro, ha un valore di circa 34mila euro.
Le Gallerie dell'Accademia sono diventate proprietarie anche di
un dipinto di Bonifacio de' Pitati, Coppia di Amanti, di una
tela di Pietro Ricchi (Cristo davanti a Caifa), di una inedita
piccola opera di Francesco Fontebasso e di un lavoro di Antonio
Vivarini, Scena della vita di San Pietro Martire. I. lavori di
de' Pitati e Fontebasso arrivano da una acquisizione legata a
un'eredità fallimentare, in relazione a una specifica indagine
dei Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Artistico relativa
all'ipotesi che un imprenditore avesse celato dei beni alla
procedura fallimentare. "Arricchire le collezioni è arricchire
il Paese" ha detto Maura Picciau, direttrice dell'Istituto
centrale per la grafica, nel corso di un incontro a cui ha preso
parte anche il prefetto di Venezia Michele di Bari. (ANSA).
Stato acquisisce opere in mostra alle Gallerie Accademia Venezia
Dieci dipinti che spaziano dal Quattrocento al Settecento