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La parità nel lavoro: solo un'azienda su 4 ritiene di averla raggiunta

Il 24% pensa di essere ancora lontano dall'obiettivo, conferma una ricerca

Un uomo e una donna si recano al lavoro (archivio)

Redazione Ansa

La parità nelle aziende italiane, in linea di massima, è ancora un miraggio: solo una su quattro ritiene di averla raggiunta. Questa volta lo conferma una ricerca di ManpowerGroup, azienda specializzata nella realizzazione di soluzioni per la gestione delle risorse umane.

L'analisi, chiamata ManpowerGroup Employment Outlook Survey (MEOS), rileva - tra le altre cose - la percezione delle aziende italiane riguardo la parità di genere: il 26% ritiene di aver già raggiunto la piena eguaglianza al proprio interno, mentre un ulteriore 41% afferma di essere vicino alla completa parità. Il 24% pensa di essere ancora lontano dall’obiettivo, e l’8% delle imprese italiane presume di avere ancora una lunga strada da fare davanti a sé (1% non sa/non indica). Se si guarda a scenari futuri, il 41% delle aziende confida che entro due anni avrà raggiunto la piena parità di genere.

Tra le iniziative messe in atto che secondo le imprese possono contribuire a processi di assunzione più paritari, il 42% indica la costruzione di relazioni di fiducia tra i vari team, mentre per il 39% è importante aiutare concretamente il benessere delle persone in organico e delle collaboratrici.

Per il 37% delle organizzazioni sono utili modalità flessibili per luoghi e orari di lavoro, politiche per assicurare uguali possibilità di carriera e ricompensare gli sforzi di collaboratori e collaboratrici per promuovere il rispetto dei cosiddetti parametri DEI (Diversity, Equity & Inclusion). 

Tra i dati segnalati dall'analisi, un cauto ottimismo da parte delle aziende italiane per quanto riguarda le loro previsioni sulle assunzioni. Anche di fronte a un clima economico delicato, la maggioranza delle aziende italiane pensa di aumentare i propri organici nei prossimi tre mesi. Il Net Employment Outlook (NEO – previsione di occupazione) del prossimo trimestre è infatti del +19% al netto degli aggiustamenti stagionali, un dato positivo per il 17° trimestre di fila. Il dato non presenta variazioni rispetto al trimestre di chiusura dell’anno attuale, mentre è superiore di 6 punti percentuali nel confronto anno su anno.

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