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Frida Escobedo, la prima donna a disegnare una sezione del Met di New York

La nuova ala per l'arte contemporanea firmata dall'architetta messicana apre nel 2030

Redazione Ansa

   Il prossimo capitolo negli oltre 150 anni di storia del Met sta per cominciare: l'enciclopedico museo su Fifth Avenue ha presentato il progetto dell'architetta messicana Frida Escobedo che ospiterà la collezione del museo dedicata all'arte del Ventesimo e Ventunesimo secolo.

    Escobedo è la prima donna a disegnare una sezione del museo, un fatto salutato come "storico" da Laurie Cumbo, l'assessore alla cultura della citta' di New York. Il progetto prevede un aumento degli spazi espositivi di quasi il 50% (pari a circa 6.500 metri quadrati) dedicati all'arte moderna e contemporanea, affrontando anche le necessità di accessibilità, infrastruttura e sostenibilità. La nuova ala si integrerà perfettamente con il resto del museo, ispirandosi agli stili architettonici del Met, alla diversità delle sue collezioni e al contesto di Central Park.


    Verra' mantenuto il perimetro originale della struttura, senza superare l'altezza dell'ala centrale del 1880: un obiettivo centrato recuperando spazi dedicati ora a uffici e magazzini. Ci saranno, a beneficio dei visitatori, grandi vetrate aperte sullo skyline mentre verra' allargata la popolare terrazza dove ogni estate sono esposte opere di importanti scultori.


    La nuova ala, che aprira' nel 2030, genererà circa 4.000 posti di lavoro durante la costruzione puntando a una partecipazione del 30-40% di aziende appartenenti a minoranze e donne. Tra i partner del progetto figurano anche Beyer Blinder Belle Architects & Planners LLC, Nelson Byrd Woltz Landscape Architects e le società di ingegneria Kohler Ronan e Thornton Tomasetti.

    Il Met e' un museo enorme e complesso: "Sembra una citta' medievale, con piazze e vicoli dove ti puoi perdere. E' affascinante e al tempo stesso disorientante", ha detto la 45enne architetta che, oltre al Met, sta lavorando al rinnovo del Centre Pompidou a Parigi. L'annuncio del progetto segna un importante passo avanti per il museo newyorchese dopo che il precedente design del britannico David Chipperfield, scelto nel 2015, e' finito su un binario morto per il parallelo incrociarsi di difficolta' economiche e l'aumento dei costi a 800 milioni di dollari, impossibili allora da sostenere.

    La nuova alla sara' dedicata ai mecenati Oscar Tang e Agnes Hsu-Tang la cui donazione da 125 milioni di dollari tre anni fa aveva consentito di cominciare a pensare in concreto all'ampliamento. I Tang hanno elogiato il progetto come "un'opportunità per raccontare storie visive attraverso il tempo, la geografia e le culture". A maggio intanto il museo aveva annunciato un nuovo traguardo importante: 550 milioni di dollari raccolti in donazioni private per il progetto, dimostrando un sostegno straordinario a livello locale, nazionale e internazionale. 

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