Emilia Romagna

Famiglia tedesca a hotel Riviera: negazionisti, non veniamo

Albergatore romagnolo, 'avuta questa mail dopo frasi Berlusconi'

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Redazione Ansa

(ANSA) - CESENATICO (FORLI'-CESENA), 7 MAG - Quando hanno letto su un giornale locale tedesco la pubblicità di un hotel di Cesenatico, hanno inviato una mail all'albergatore romagnolo per dire, cortesemente, che avrebbe anche fatto loro piacere trascorrere una vacanza in Italia ma che avrebbero declinato perché "non ci piace essere chiamati negazionisti dell'Olocausto".
    Protagonista della vicenda, raccontata dallo stesso albergatore della Riviera, una famiglia tedesca, dispiaciuta dai recenti commenti sulla Germania e sul suo passato, dall'ex premier, Silvio Berlusconi. Che non viene nominato direttamente ma che, nelle scorse settimane, aveva detto che "per i tedeschi i lager non sono mai esistiti". Parole che paiono aver fatto cambiare idea sulle vacanze alla famiglia tedesca.
    "Come tutti gli anni - racconta Marco Scarponi, co-titolare di un hotel da oltre cento camere a Cesenatico, nel cesenate - ho avviato una campagna pubblicitaria sui giornali locali della Baviera e del Baden-Wurttenberg, nel sud della Germania, per il periodo di Pentecoste. Ci sono state due uscite sulla stampa locale, ieri e sabato, e ho ricevuto alcune risposte".
    Una, osserva Scarponi, è giunta "con una mail che diceva: 'Saremmo felici di trascorrere le vacanze nel vostro albergo e in Italia. Ma - racconta ancora il titolare della struttura traducendo la missiva - non ci piace essere chiamati negazionisti dell'Olocausto e poi trascorrere il periodo più bello dell'anno'", quello delle feste di Pentecoste, "'nella terra' di chi dice queste cose. Fate si che le persone non dicano queste cose - e trascorreremo di nuovo le vacanze nel vostro bel Paese'".
    La cosa, spiega l'albergatore, è stata "curiosa ma è anche sintomatica. Certo i tedeschi sono molto più uniti rispetto a noi italiani, sono orgogliosi e la prendono sul personale. Però - chiosa - fa pensare: non si trattava di clienti abituali, hanno visto la pubblicità e si sono presi la briga di scrivere una mail". (ANSA).
   

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