Truffa per gonfiare i contributi del dopo-terremoto alle aziende: è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Ferrara che ha sequestrato beni e denaro per 650.000 euro.
Parte dei contributi, 250.000 euro, erano stati già individuati e sequestrati dalle Fiamme Gialle nel giugno 2015 alla stessa società titolare del fabbricato lesionato nel maggio 2012, diretta destinataria della prima tranche di finanziamenti pubblici. I finanzieri sono poi riusciti a rintracciare anche il resto della somma, 400.000 euro, che il sodalizio era riuscito ad ottenere quando la Regione, parte lesa, aveva liquidato la tranche a favore della impresa, di fatto inesistente, che aveva falsamente documentato di aver effettuato opere di ripristino sul fabbricato. I soldi illecitamente ottenuti erano stati fatti confluire nella disponibilità di tre degli indagati, attraverso conti intestati a società di comodo a loro riconducibili. Per ostacolare il rintraccio del denaro gli indagati hanno realizzato una serie di operazioni fittizie con società create ad hoc: in una prima fase con la stipula di contratti preliminari di compravendita di immobili, poi con l'acquisizione di quote societarie e operazioni di finanziamento, infine con il pagamento di false fatture emesse anche da società estere. Il Gip di Ferrara ha disposto il sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie (saldi attivi di conto corrente, libretti al portatore, gestioni patrimoniali e fondi comuni) per un valore complessivo di circa 400mila euro.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it