(ANSA) - BOLOGNA, 25 SET - "Ho un rapporto epistolare con uno della banda della Uno Bianca. Ho capito che il perdono è un itinerario faticoso ma che bisogna cercare di coltivare: è l'unica via umana che ci è concessa perché il male non distrugga noi".
Nella sua riflessione sul perdono, soprattutto "quando è difficile, doloroso, privo di senso", la guida della Chiesa bolognese ha toccato diversi punti passando dalla vicenda della Uno Bianca a Ustica, dalla strage del 2 agosto alla Stazione di Bologna a Nelson Mandela, da Vittorio Bachelet a San Francesco d'Assisi, da Monte Sole al Mozambico.
"Il perdono - ha osservato Zuppi - non vuol dire cancellare la giustizia. Il perdono vuole la giustizia e libera dall'odio e dalla vendetta e per questo è ancora più forte. Il perdono libera".
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