Quattro persone indagate, tra le altre ipotesi, anche per "intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro", reati di evasione fiscale per oltre tre milioni di euro, e l'applicazione della legge sul caporalato, con la nomina, su richiesta della procura, di un commercialista come unico custode di tutte le società coinvolte nella vicenda. E' l'esito di un 'controllo giudiziario di aziende' emesso dal gip Andrea Romito a Modena, su richiesta della procura, nei confronti di cinque società che operano nel settore della lavorazione delle carni.
"Con questa indagine la procura di Modena conferma la massima attenzione rivolta al delicato problema dello sfruttamento del lavoro, attraverso la puntuale applicazione delle norme di legge", ha commentato il procuratore Lucia Musti. "Anche la nostra Regione - aggiunge Musti - non è indenne dal fenomeno del caporalato. Esprimo la massima soddisfazione, conclude il procuratore capo di Modena, per l'operato del procuratore aggiunto Giuseppe Di Giorgio e della Guardia di finanza".