"Detto che tutti hanno il diritto di manifestare, non sono io deputato a rilasciare le autorizzazioni. È un compito che spetta a chi gestisce l'ordine pubblico, questura e prefettura.
"Noi predappiesi non ne possiamo più - aggiunge - Il nostro paese esiste anche oltre il 28 ottobre. Invece i riflettori si accendono tre volte l'anno e poi siamo lasciati da soli. Abbiamo subito l'isolamento, il pregiudizio, la banalizzazione della storia. Noi non siamo la Chernobyl della storia, non siamo contaminati. Aiutateci ad andare oltre".
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