Otto rose rosse, al muro dell'ex poligono di tiro di Reggio Emilia, sono state deposte per ricordare i sette fratelli Cervi, famiglia simbolo della Resistenza italiana, fucilati dai fascisti a Reggio Emilia, 75 anni fa, insieme a Quarto Camurri.
Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore Cervi, dopo la caduta del fascismo organizzarono, nella Bassa reggiana, una delle primissime bande partigiane. Furono arrestati e imprigionati, quindi fucilati, per rappresaglia, il 28 dicembre 1943. La loro storia divenne una fonte d'ispirazione per la Resistenza e, dopo la Liberazione, grazie anche all'attività del padre Alcide, uno dei simboli più forti.
Casa Cervi, a Gattatico, è oggi un centro di documentazione dove vengono organizzate numerose iniziative. In occasione del 75/o anniversario è stata inaugurata una scultura dedicata a Genoeffa Cocconi, la madre dei sette fratelli, altra figura importante della memoria emiliana, realizzata dall'artista Jucci Ugolotti.