(ANSA) - BOLOGNA, 13 GEN - La loro compagna è stata colpita dalla leucemia e così quasi tutti i bambini di una classe di quarta elementare di Faenza, nel Ravennate, hanno deciso di vaccinarsi contro l'influenza per permettere alla ragazzina di 9 anni - in cura nel reparto di oncoematologia dell'Ospedale di Rimini - di tornare a scuola. A raccontare la vicenda è il quotidiano 'il Resto del Carlino'. La scoperta della malattia - un leucemia linfoblastica acuta di tipo B - risale allo scorso maggio.
Da quel momento l'inizio della chemioterapia e l'isolamento a causa dei forti dosaggi dei farmaci che abbattono le difese immunitarie e espongono la piccola al rischio di contrarre virus. Grazie alle videochiamate - la scuola di Faenza ha acquistato per questo anche un pc portatile - la bambina riesce a rimanere in contatto con i compagni ma, stante l'indebolimento delle difese immunitarie non può tornare in classe. Adesso dopo un nuovo ciclo di terapie, la bambina potrebbe tornare a scuola, forse fra febbraio e marzo. Spiegato dai medici che la vaccinazione antinfluenzale di almeno la metà della classe può ridurre i rischi per la ragazzina la madre, nella chat della classe, ha chiesto la disponibilità alle famiglie dei compagni: 18 bambini su 26 hanno deciso di sottoporsi al vaccino che la Regione ha concesso gratuitamente.
E la scelta degli scolari romagnoli strappa il plauso del ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti, che dedica un post su Facebook alla vicenda. "Sono molto fiero - scrive - dei bambini della scuola di Faenza, che hanno deciso di vaccinarsi contro l'influenza per permettere a una loro compagna, in questo momento in ospedale per curare la leucemia, di tornare in classe con loro nelle prossime settimane senza correre rischi. Voglio ringraziarli - aggiunge - insieme ai loro genitori e ai loro insegnanti, per la sensibilità e la prontezza che hanno dimostrato. Hanno compiuto - sottolinea Bussetti - un gesto straordinario. Di grande responsabilità e solidarietà. Dimostrando con i fatti che la scuola è una grande comunità: in classe - conclude Bussetti - non si va solo per studiare, si stringono relazioni, si impara ad avere rispetto e cura gli uni degli altri. Questi studenti ci hanno dato un'importante lezione. Ci hanno ricordato che è a scuola che si diventa cittadini e che il contributo di ciascuno di noi è fondamentale per migliorare la vita di tutti".
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