Emilia Romagna

Pro-Famiglia, convegno blindato a Bologna

Organizzato contro legge sull'omotransfobia che ha spaccato Pd

Redazione Ansa

All'interno di una sala della Regione Emilia-Romagna il convegno organizzato dalle associazioni pro-famiglia. All'esterno un presidio di protesta animato dalle realtà lgbt e partecipato da un centinaio scarso di persone. E' il faccia a faccia che è andato in scena nel pomeriggio a Bologna senza alcun problema di ordine pubblico. Massiccia la presenza della polizia che ha tenuto i manifestanti lontani dalla porta di entrata all'incontro, dove tra l'altro si poteva accedere solo se accreditati in precedenza.

Il convegno era stato organizzato contro il progetto di legge regionale sull'omotransfobia. Un testo, però, che in questi giorni ha creato una profonda spaccatura dentro la maggioranza di centrosinistra e in particolare nel Pd, dopo la presentazione di un emendamento che paragona la maternità surrogata ad altre forme di maltrattamento e violenza del corpo della donna. Emendamento che è stato sottoscritto da 9 consiglieri dem di area cattolica.

Bonaccini: 'Non prendiamo lezioni da destra' - Sulla famiglia e sul convegno che "legittimamente la destra" ha organizzato in Regione a Bologna "noi rispettiamo le idee di chiunque e ascoltiamo consigli, ma prendiamo lezioni da pochi, tantomeno da una destra che taglia servizi". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a margine di una conferenza in Regione sull'appuntamento che tra gli ospiti ha Jacopo Coghe, vice presidente del Congresso mondiale delle famiglie (WCF) Verona e di Pro Vita e Famiglia, per dire 'no' alla legge regionale sull'omotransfobia.

"Nessun dubbio", aggiunge Bonaccini a proposito del rinvio del voto alla legge sull'omotransfobia, che "nelle prossime settimane si trovi una mediazione", mentre l'appello agli "esponenti del Pd e del centrosinistra" è a discutere dei servizi e delle misure che la Regione ha messo in campo per tutelare i diritti di tutti, per evitare di "regalare a questa destra, che in parte è anche oscurantista", una "frattura". "Il 95% di quella legge - spiega il governatore - è già condiviso nel centrosinistra, ma rimane il tema della maternità surrogata, tema non banale, che tra l'altro oggi non è prevista nel nostro ordinamento legislativo e quindi non è consentita e rispetto alla quale ci sono opinioni e sensibilità diverse".

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