Svolta nell'indagine sulla morte di Willy Branchi, diciottenne di Goro ucciso e poi abbandonato nella golena del Po 31 anni fa. La Procura di Ferrara, che ha riaperto le indagini sul caso, ha iscritto nel registro degli indagati una o più persone per omicidio volontario.
Assoluto riserbo dalla Procura, sui nomi degli ipotizzati assassini, e sui riscontri che hanno portato all'iscrizione. L'importante sviluppo investigativo, in un'inchiesta riaperta quattro anni fa, dopo un oblio lunghissimo sulla verità della morte di Willy, è il frutto della pressione degli inquirenti, il pm Andrea Maggioni e i carabinieri del Reparto investigativo, e giunge a seguito delle indagini a carico di altre sei persone, testimoni reticenti e accusati di false informazioni al pm, compreso don Tiziano Bruscagin, parroco a Goro all'epoca.
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