La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha sollevato questione di legittimità costituzionale, inviando gli atti alla Consulta, sulla irretroattività della cosiddetta 'legge Spazzacorrotti', che dal 31 gennaio manda obbligatoriamente in carcere i condannati definitivi per reati contro la pubblica amministrazione, senza poter chiedere, in stato di libertà, una misura alternativa. Il caso riguardava un legale di Como, condannato a quattro anni per peculato.
Ora la Corte costituzionale dovrà decidere se una modifica normativa afflittiva possa essere o meno retroattiva, e se sia ragionevole estendere un regime pensato per mafia e terrorismo ai reati contro la pubblica amministrazione.
Giustizia: Cassazione manda alla Consulta la 'Spazzacorrotti'
Sull'irretroattività della norma, dopo ricorso su un caso di Como