Più tartarughe marine e delfini, nessun caso di inquinamento o della microalga 'Ostreopsis ovata' e calo delle cosiddette 'noci di mare', organismi gelatinosi simili alle meduse non urticanti ma pericolosi per l'ecosistema marino e in particolare per la pesca: è lo stato di salute dell'Adriatico romagnolo secondo le analisi effettuate nel 2018 dalla struttura oceanografica Daphne di Arpae Emilia-Romagna.
Le uniche criticità rilevate, afferma Carla Rita Ferrari, responsabile Daphne, "sono legate agli abbondanti apporti di acque dolci da parte dei fiumi, che hanno innescato alcuni fenomeni eutrofici con presenza di macroalghe ai primi di agosto nella zona centrale della costa, a ridosso della battigia.